14 Giugno 2023

MotoGP, Fabio Quartararo momento ‘no’: piccoli screzi nel suo team

Fabio Quartararo deluso dopo il weekend MotoGP al Mugello 2023. La scelta della gomma da gara crea qualche malumore nel box.

MotoGP, Fabio Quartararo

Fabio Quartararo era piuttosto deluso e contrariato dopo un Gran Premio d’Italia conclusosi fuori dalla top 10, alle spalle del collega di box Franco Morbidelli. Il francese che sta cercando il filo conduttore tecnico con la sua Yamaha sembra aver perso anche il legame con la sua squadra, dopo un’incomprensione sulla strategia gomme per la sesta gara MotoGP. Il tutto in un clima generale non certo solare, dopo aver cessato i rapporti con il suo manager Eric Mahè.

Quartararo contrariato con il team

Mentre Francesco Bagnaia ha ripetuto il trionfo casalingo del Mugello dello scorso anno, con un tempo di gara più veloce di 2.060 secondi, Fabio Quartararo è stato più lento di 15.165 arrivando undicesimo al traguardo. È la seconda volta consecutiva che il campione del mondo 2021 non riesce a eguagliare le prestazioni passate sulla M1, facendo segnare un tempo di gara più lento rispetto all’anno scorso a Le Mans.

Al GP d’Italia può avere influito il passaggio dalla soft usata nella MotoGP Sprint alla media nella gara domenicale, mentre Morbidelli è rimasto con la morbida. “Avevo detto che non mi trovavo bene con la gomma media, ma il team ha detto che la soft non sarebbe durata e quindi abbiamo preso questa decisione. Non ho insistito su questa decisione, ma penso che sia stato un grosso errore da parte nostra. In futuro è una scelta che dovrò prendere più personalmente“.

Per buona parte della gara è stato dietro la Ducati GP23 di Enea Bastianini senza mai poter azzardare un sorpasso. Quartararo punta il dito soprattutto sugli pneumatici, anche se certamente non è il vero problema della Yamaha M1. “I tempi sono difficili, ma devi continuare a lavorare, devi continuare a dare il massimo, non puoi mollare. Dobbiamo migliorare soprattutto su cose che possiamo fare davvero bene, come la scelta delle gomme e la loro pressione. Dobbiamo farlo alla perfezione perché abbiamo già molti problemi“.

Più potenza, meno guidabilità

Fino a diversi mesi fa ‘El Diablo’ puntava il dito soprattutto sul motore della YZR-M1, in deficit di velocità massima. Quest’anno la potenza consente di spingere di più sui rettilinei, ma i risultati sembrano peggiorare. Sul lungo rettilineo del Mugello la velocità massima è passata da 343,9 km/h (2021) a 350,6 km/h (2022) e 356,4 km/h (2023). Il weekend di MotoGP in Italia dimostra che l’aumento di potenza è avvenuto a scapito della guidabilità. Tra pochi giorni si ritorna in pista e alla luce dell’ultimo risultato è difficile aspettarsi qualcosa di buono. “Ci manca la percorrenza, è una cosa che, soprattutto nell’ultima curva, ho faticato. Il Sachsenring è una pista dove devi girare molto. Speriamo di poter trovare qualche soluzione in Germania“.

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Foto: MotoGP.com

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