27 Agosto 2023

MotoGP, Ducati chiede una svolta: “Velocità massima troppo alta”

Ducati chiede una svolta nel regolamento tecnico della MotoGP: motori con cilindrata inferiore per questioni di sicurezza.

MotoGP, Gigi Dall'Igna

Ducati si avvia verso il secondo titolo MotoGP consecutivo con Francesco Bagnaia. Da qualche tempo a questa parte la Desmosedici GP si rivela la moto più competitiva del Mondiale, grazie all’ingegno di Gigi Dall’Igna e ai grandi passi avanti in campo aerodinamico. Tanto che i rivali spingono per limitare questo settore, ovviamente contro il parere della Casa di Borgo Panigale.

Tensioni tra i costruttori MotoGP

Entro la fine dell’anno i costruttori della MotoGP, Honda, Yamaha, Ducati, Aprilia e KTM dovrebbero concordare le linee guida per i regolamenti tecnici del quinquennio 2027-2031. Ma è già evidente che sarà difficile raggiungere l’unanimità nei settori dell’aerodinamica e dei dispositivi holeshot. “Un buon rapporto nella MSMA è impossibile“, ha scherzato Dall’Igna. Da tempo Ducati si vede mettere il bastone tra le ruote quando si tratta di inaugurare delle innovazioni tecniche. Vedi ad esempio il “cucchiaio” sulla ruota posteriore nella stagione 2019, poi approvato dopo il ricorso alla FIM, o il dispositivo holeshot anteriore vietato dal 2023.

La richiesta della Ducati

Inevitabili le tensioni all’interno delle riunioni MSMA, trovare un accordo comune non sarà semplice. “In alcune aree siamo d’accordo. Ma sicuramente sarà impossibile raggiungere l’unanimità su tutti gli aspetti del nuovo regolamento tecnico“, ha ammesso Gigi Dall’Igna a Speedweek.com. Quindi l’ultima parola toccherà a Carmelo Ezpeleta. “Possiamo mettere delle proposte sul tavolo entro la fine della stagione. Troveremo una decisione a maggioranza su alcune questioni, ma alla fine la FIM e Carmelo prenderanno la decisione finale“. Tra le proposte avanzate da Ducati c’è quella di abbassare la cilindrata da 1000 a 850 cc. “Tre marchi e mezzo sono favorevoli, uno e mezzo contrari“.

La fabbrica che ha votato contro la proposta della 850cc a causa dei pesanti investimenti in nuovi motori e componenti performanti è l’Aprilia. Il responsabile della corsa Massimo Rivola afferma che la potenza del motore può essere ridotta con il Bio Fuel obbligatorio dal 2027. La tesi Ducati ha un fondamento: “La velocità massima ci causerà problemi in futuro se non facciamo nulla, è già troppo alta. Dobbiamo tenere conto del fatto che le nuove norme si applicheranno fino alla fine del 2031, tra otto anni. Se continuiamo con 1000 cc fino ad allora e aumentiamo la velocità ogni anno, avremo problemi“.

Foto: Ducati Corse

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