14 Febbraio 2024

MotoGP, direttore HRC: “Stiamo cercando di cambiare tutto”

Il direttore HRC Tetsuhiro Kuwata parla alla presentazione del team MotoGP. La Honda RC-V segue una nuova direzione di evoluzione.

MotoGP, Joan Mir

La stagione MotoGP ’24 è iniziata all’insegna delle novità in casa Honda. Non solo Luca Marini al posto del leggendario Marc Marquez, ma una nuovissima livrea che a distanza di trent’anni cambia look. Repsol e Honda stanno entrando nel 30° anno della loro partnership, ma il colosso petrolifero spagnolo ha ridotto il suo coinvolgimento e quindi il suo logo sulla carena, per dare maggior spazio ai colori aziendali. Il vero obiettivo non è però la forma, ma la sostanza.

HRC verso una nuova evoluzione

Il progetto MotoGP continua ad avere un ruolo centrale nei piani della Honda, l’evoluzione della RC213V è al primo posto nella mente degli ingegneri. Il direttore dell’HRC Tetsuhiro Kuwata non poteva certo mancare a Madrid nel giorno della presentazione del team 2024. “Per quest’anno stiamo cercando di cambiare tutto. Stiamo lavorando su tutte le aree“, ha detto Kuwata a MotoGP.com. “Abbiamo capito la direzione, ora dobbiamo seguirla in modo da raggiungere i nostri obiettivi“. Il test in Malesia ha dato i primi riscontri favorevoli da parte di Mir, Marini, Zarco e Nakagami. Per la prima volta sembra esserci un coro all’unisono all’interno dei box, ma di certo non è sufficiente al fine di tornare alla vittoria.

Lavori in corso sulla RC-V

Trattasi di una moto completamente nuova sotto molti aspetti. “La RC213V è uno sviluppo completamente nuovo. La Honda sta ora integrando anche l’aerodinamica nel concetto generale. Un passo fondamentale è un nuovo motore V4“. A Sepang i piloti hanno confermato che la coppia era leggermente maggiore rispetto all’anno scorso, un’erogazione più fluida del gas, è cambiato anche il sound. Nel time attack Joan Mir ha segnato 1’57″374 che rappresenta il miglior tempo mai realizzato dalla Honda a Sepang, sebbene anche la concorrenza sia migliorata e la Casa giapponese resta ancora indietro. “Non è solo questione di aerodinamica, motore e telaio, ma dobbiamo guardare al pacchetto completo. Stiamo ancora imparando molto, ma capiamo anche molto.”

L’unione Honda – LCR

Nel test MotoGP in Malesia la nuova moto si è dimostrata più competitiva in qualifica che nei long run. I piloti hanno identificato come punto debole l’aderenza e la trazione nella fase di accelerazione all’uscita della curva. Per ottenere un mix perfetto serviranno ancora molti chilometri per trovare il giusto equilibrio tra potenza, aerodinamica, set-up, elettronica e dispositivi holeshot. “Per noi è molto chiaro quali siano i nostri punti deboli. Questo è ciò su cui ci concentriamo“, ha ammesso Kuwata. “Abbiamo quattro piloti, non solo due. Dobbiamo sfruttare ogni opportunità (concessioni comprese, ndr) per sviluppare ulteriormente la moto“.

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