MotoGP, Bagnaia punta Misano. E Simoncelli “ringrazia” Bastianini
Bagnaia vuole gareggiare e aspetta il controllo di giovedì. Intanto Simoncelli è sicuro: senza l'incidente di Bastianini poteva finire peggio.
Si avvicina il weekend MotoGP a Misano Adriatico e c’è attesa di sapere se Francesco Bagnaia potrà correre. Il brutto incidente a Montmelò non gli ha provocato fratture, ma il suo corpo ha comunque rimediato delle forti contusioni. Giovedì presso il circuito romagnolo ci sarà il consueto controllo medico che servirà a stabilire l’eventuale idoneità del pilota. Trapela ottimismo.
MotoGP Misano, Bagnaia determinato a correre
Bagnaia ha grande voglia di risalire sulla sua Desmosedici GP23, anche se non sarà al meglio fisicamente. Ci tiene a correre sia perché è un gran premio in Italia sia perché c’è una corsa al titolo nella quale vuole prevalere. E lì ha vinto negli scorsi due anni.
Pecco è fiducioso di poter ottenere il via libera necessario per tornare a fare ciò che più ama: “Domenica sera sono rientrato a casa e, dopo essermi riposato un po’, ho iniziato subito a prepararmi per cercare di essere pronto a tornare in pista a Misano. Giovedì mi sottoporrò al controllo medico e se, come spero, i dottori mi daranno l’ok potrò scendere in pista venerdì per le prime prove del mio Gran Premio di casa. Farò del mio meglio per poter correre sabato e domenica“.
Simoncelli sull’incidente di Pecco
A non poter correre a Misano è Enea Bastianini, operato per le due fratture accusate in seguito al suo incidente in Catalunya. Il pilota riminese salterà anche le gare in India e in Giappone. Per questo weekend la Ducati non lo sostituirà, Michele Pirro sarà in azione da wild card con i colori Aruba e solamente nelle prossime tappe prenderà il posto di Enea nella squadra ufficiale.
Paolo Simoncelli sul sito ufficiale sic58squadracorse.it ha evidenziato che l’incidente di Bastianini è stato decisivo per evitare conseguenze peggiori per Bagnaia: “Secondo me dobbiamo ringraziare l’errore di Bastianini se Bagnaia è uscito praticamente indenne dallo spaventoso incidente. Se Enea non avesse in qualche modo sfoltito il gruppo di testa di cui Pecco era a capo, il rischio di investirlo almeno una seconda volta si sarebbe alzato drasticamente“. Non gli si può dare torto, poteva finire molto peggio.
Foto: Ducati Corse
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