31 Agosto 2023

MotoGP, Alex Marquez sui problemi Honda: “Non mi sorprende”

Alex Marquez parla dei problemi Honda, della sua prima parte di stagione MotoGP con Ducati Gresini e delle aspettative per il 2024.

MotoGP, Alex Marquez

Con il Gran Premio di Catalunya alle porte, Alex Marquez è pronto a dare nuovamente l’assalto al podio con la sua Ducati GP22. Il due volte campione iridato ha già centrato un podio nella gara domenicale in Argentina e una vittoria nella MotoGP Sprint di Silverstone, stazionando al nono posto in classifica con un bottino di 92 punti. Per il momento il pilota di Cervera valuta positivamente la prima parte di stagione, non solo per quanto riguarda i risultati, ma anche per la velocità con cui si è adattato alla nuova moto.

I problemi della Honda continuano

I tre anni opachi con la Honda sono ormai un ricordo, seppure triste. Solo due podi racimolati nella sua prima stagione da rookie con il team factory, poi il passaggio in LCR dove è rimasto un po’ a margine dei progetti aziendali, ricevendo pochi aggiornamenti, nessuno nell’ultimo anno con la RC213V. La casa dell’Ala dorata continua a vivere un momento difficile in MotoGP, cosa che non sorprende Alex Marquez. “Non è così sorprendente, anche perché internamente non ci sono stati tanti cambiamenti. Conosco bene la Casa, sono stato con loro nel 2014 in Moto3, poi dal 2020 al 2022 in MotoGP e che tu voglia o no conosci il meccanismo che hanno. In questo momento rispetto agli altri costruttori sono un passo indietro su punti come l’organizzazione o la velocità nel fare cambiamenti“.

Passi avanti con la Ducati

Vincere in MotoGP è qualcosa alla portata di pochissimi piloti e Alex Marquez ci è riuscito quest’anno. Il catalano ha iniziato la stagione con questo desiderio e l’ha realizzato in territorio inglese. “L’illusione è sempre lì e pensi sempre che se hai un’opportunità nei trai vantaggio. In condizioni miste come quelle nella Sprint di Silverstone era un’occasione da sfruttare, come anche il podio in Argentina. In momenti come questi non ti accorgi tanto se hai più o meno esperienza con la moto, quanto piuttosto le sensazioni del pilota in quella gara e sono riuscito a farcela“.

Il minore dei fratelli Marquez ora va alla ricerca di più costanza per essere sempre protagonista nelle zone di vertice. Alla domanda su cosa mancherebbe alla sua Ducati Desmosedici GP22, il pilota spagnolo ammette che “la moto perfetta non esiste mai, vuoi sempre qualcosa di più, vuoi sempre che vada alla perfezione. Il primo anno arrivi sempre su circuiti che ti costano di più, dove non hai le stesse sensazioni che ti aspettavi, oppure il setting che hai non va come vorresti o ti piace in altri circuiti… Direi che alla moto non manca nulla, ma serve più esperienza per adattarla al mio stile di guida in ogni situazione“.

Aspettative per il 2024

Con il futuro già assicurato per il 2024, il 27enne sa che sia Ducati che Gresini gli chiederanno di più l’anno prossimo. “Cercano di mettermi un po’ di pressione perché sono un pilota che sotto pressione fa qualcosa in più e quando mi rilasso è una brutta cosa… L’anno prossimo le aspettative saranno più alte, però non dobbiamo perderci d’animo ed essere realistici riguardo alla situazione in cui ci troviamo. Perché non significa che al secondo anno devi andare più veloce, a volte è dura e devi essere sempre preparato a tutto“.

Nei giorni scorsi ha tenuto un evento promozionale per un marchio di occhiali da sole. Alcuni giornalisti gli hanno chiesto chi l’abbia sorpreso maggiormente in questo campionato MotoGP… “Le cose sono più o meno dove molti si aspettavano… Quello che mi ha sorpreso di più è sicuramente Miller perché nel precampionato ha sofferto molto e poi nei test di Portimao ha fatto un cambiamento radicale“.

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