10 Aprile 2024

MotoGP, Aleix Espargaró il ‘rivoluzionario’: “Questo format non ci piace”

Aleix Espargaró ribadisce la contrarietà al nuovo format della MotoGP. In Safety Commission si discute su possibili modifiche.

MotoGP, Aleix Espargaro

L’introduzione delle Gare Sprint nel 2023 ha costretto l’organizzazione del Motomondiale a modificare il format dei weekend, togliendo ai piloti della MotoGP la quarta sessione di prove libere. Il venerdì si comincia con le Prove Libere 1, dove si può studiare il miglior setting per le moto. Nella “Practice” del venerdì pomeriggio diventa già fondamentale piazzare un buon giro per entrare nella top-10 e accedere direttamente alla Q2 del giorno dopo. Un programma che a tanti piloti della classe regina non piace.

Un format MotoGP stressante

A farsi portavoce del malumore che serpeggia nel paddock della MotoGP è il veterano Aleix Espargaró. Ora che è più importante che mai qualificarsi bene e ottenere una buona posizione di partenza, per la maggior parte dei piloti questo nuovo formato è troppo stressante in quanto hanno solo una sessione per ottenere un passaggio diretto alla Q2. Una bandiera gialla, un incidente durante il giro più veloce o un semplice errore negli ultimi minuti delle prove libere del venerdì possono compromettere il fine settimana di un pilota. Per questo motivo sono già in corso discussioni nella Safety Commission del giovedì per migliorare il format attuale, al fine di offrire maggiori opportunità ai piloti della MotoGP di qualificarsi tra i primi.

Il parere del veterano

Al momento nulla è chiaro, anche se già si parla di ampliare il numero di piloti che potranno passare dalla Q1 alla Q2. Attualmente solo i primi due guadagnano il diritto a lottare per la pole, numero che forse potrebbe crescere fino a quattro nel prossimo futuro. In questo modo dovrebbero essere 14 piloti (anzichè 12) che si contenderanno la pole position. A Portimao per l’ennesima volta Aleix Espargaró ha ribadito che “non mi piace questo format di dover qualificarsi bene nelle prove libere per finire tra i primi dieci“, sottolineando che “non piace a nessuno dei piloti della MotoGP… Ma penso che faccia bene allo spettacolo e dobbiamo adattarci“.

All’interno della Safety Commission i piloti parlano di alternative ed esprimono la loro opinione su come migliorare lo schema attuale di ogni Gran Premio, ma l’alfiere di Granollers ricorda che “il campionato appartiene alla Dorna, non ai piloti“, quindi non hanno altra scelta. Bisogna “seguire le regole” e rispettare il format attuale. Il pilota Aprilia sa quanto sia fondamentale lo spettacolo per il prodotto MotoGP, “mettere due gomme morbide il venerdì pomeriggio per la gente che lo vede è bello. Quindi capisco, se facciamo un’ora senza gomme morbide sarebbe molto noioso“.

Foto Instagram @aprilia

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