18 Maggio 2022

Marc Marquez su Valentino Rossi: “Non bisogna essere per forza amici”

Marc Marquez ritorna a parlare di Valentino Rossi e di quanto ha fatto per la MotoGP in un'intervista andata in onda su DAZN.

MotoGP, Marc Marquez

Marc Marquez vive uno dei suoi peggiori momenti dall’esordio in MotoGP nel 2013. La Honda non è più quella moto perfetta che lo ha portato alla consacrazione a campione del mondo sin dall’esordio. All’epoca aveva ereditato la RC213V di Dani Pedrosa e ha vinto da subito, pian piano adattandola alle sue esigenze e conquistando sei titoli iridati nella Master Class. L’infortunio di Jerez nel 2020 ha reso tutto più difficile, sia il lavoro dei tecnici HRC sia il suo feeling con il prototipo, dettato anche da una condizione fisica che ancora non gli consente di volare come ha sempre fatto.

Marc Marquez fedele alla Honda

Da diversi mesi Marc Marquez si è trasferito a Madrid per seguire un intenso piano di fisioterapia alla spalla, dopo tre interventi all’omero destro che costano ancora molte noie al fenomeno di Cervera. “Mi spostavo già molte volte a Madrid, quasi due volte a settimana, per il recupero del braccio, ed è stato molto stressante“, ha detto a DAZN. “Ne ho parlato a mio fratello ed è stato felicissimo (di trasferirsi, ndr). Si trattava solo di provare a dare una svolta al mio braccio, ma ora sta andando meglio“.

In queste settimane l’attenzione è puntata solo su fisico ed evoluzione della sua Honda. Resta fuori dai discorsi avendo un contratto che lo lega alla Casa dell’Ala dorata fino al 2024. Corre la sua decima stagione in MotoGP, “otto anni felici e due no“, ma assicura massima fedeltà all’azienda giapponese. “È la squadra della mia vita. Ho altre motivazioni, più che provare un altro marchio o un’altra squadra, ho altre motivazioni, tra cui lottare ancora per un titolo, ma con questa squadra, non con un’altra“. D’altronde è sempre più evidente che non esiste più la moto ideale, la più veloce, ma trattasi di pacchetto vincente tra moto e pilota. “Dipende dal tuo stile, dalla squadra tecnica – sottolinea Marc Marquez -. Vedi sempre il vantaggio dell’altro, mai il difetto“.

Il rapporto con Valentino Rossi

Durante l’intervista il fuoriclasse catalano tira fuori un poster di Dani Pedrosa: “Da bambino c’erano due piloti che facevano la differenza, uno era Valentino Rossi e qui in Spagna era Dani Pedrosa. Io avevo Valentino Rossi in MotoGP, ma colui che seguivo davvero era Pedrosa”. Quando è approdato in classe regina ha iniziato a prendere insegnamenti dal Piccolo Samurai, studiava la sua telemetria, usato l’assetto della sua RC213V.

Ma in pista c’era anche un altro suo eroe del passato, quello che sarebbe poi diventato il suo avversario più ostico, in pista ma anche all’interno del paddock: Valentino Rossi. “Ammiro quello che ha fatto, che ha realizzato nel motociclismo, non solo per i suoi titoli. Lui è il pilota che ha commosso di più e quello che ha insegnato di più a tanti piloti“. A Valencia lo scorso novembre ha corso la sua ultima gara in MotoGP. Marc Marquez non c’era al Ricardo Tormo perché alle prese con un nuovo problema di diplopia. Al giro d’onore di Valentino Rossi sarebbe andato a salutarlo nel caso si fosse trovato lì? “Si può andare d’accordo o no, si può discutere, ma non c’è bisogno di essere tutti amici“.

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