28 Dicembre 2019

Carmelo Ezpeleta, ma hai detto proprio così? “La Superbike è la serie B”

Carmelo Ezpeleta, il gestore del Mondiale, cosi avrebbe definito la Supebrike sul sito tedesco Speedweek: "Parliamo della serie B". Ma avrà detto proprio così?

MotoGP, Carmelo Ezpeleta

L’online tedesco Speedweek ha pubblicato di recente un’articolo nel quale si attribuiscono a Carmelo Ezpeleta, numero uno di Dorna, considerazioni abbastanza inspiegabili riguardo ai campionati Mondiali gestiti dalla società spagnola. Parliamo della MotoGP e della Superbike, che è entrata nel portafoglio Dorna a fine 2012. “La MotoGP è chiaramente la numero uno. Nessuno sostiene che una squadra della seconda divisione calcistica sia migliore del Bayern Monaco, dell’FC Barcelona o del Liverpool” avrebbe detto Carmelo Ezpeleta a Gunther Weisinger, decano dei giornalisti della top class e direttore dello stesso Speedweek. Il CEO di Dorna avrebbe speso parole anche sul potenziale di Jonathan Rea, campionissimo delle derivate dalla serie.”Cal Crutchlow è l’unico pilota del campionato mondiale Superbike a prevalere nel campionato mondiale MotoGPNessun altro è riuscito. Quindi non capisco gli applausi per Rea“. Dorna ha acquisito i diritti del Mondiale Superbike fino al 2036.

EZPELETA AVRA’ DETTO PROPRIO COSI’?

Se le dichiarazioni di Ezepeleta fossero state riportate fedelmente, sarebbe una circostanza assai grave, e inspiegabile. Chissà come saranno felici Kawasaki e BMW, impegnate solo in Superbike e non in MotoGP, di sapere che il gestore del campionato cui investono decine di milioni ogni anno definisce lo stesso “la serie B”. Per non parlare degli sponsor della Superbike, o anche le TV che hanno i diritti, come l’italiana Sky. Quando mai si è visto l’amministratore delegato di una società denigrare così apertamente un proprio asset aziendale? E’ come se il CEO di Audi dicesse che la Volkwagen, stesso gruppo,  è una marca di serie B! In attesa che Carmelo Ezpeleta smentisca, viene il dubbio che Weisinger abbia calcato la mano: non è un mistero che il giornalista in questione consideri,  da sempre, il Mondiale Superbike come fumo negli occhi, e che non perda occasione per denigrare questo campionato e i suoi protagonisti.

DORNA RINGRAZIA ROSSI E MARQUEZ

Ezpeleta ha esaltato il ‘giocattolo’ MotoGP e il suo maggior protagonista Marc Marquez. E mette a tacere le voci di un campionato a tratti noioso con il monopolio del campione di Cervera. Dal suo esordio in classe regina nel 2013, è stato campione del mondo ogni anno tranne una stagione. “Il dominio di Marquez riflette la realtà di questo campionato, in cui il pilota fa una differenza maggiore rispetto a qualsiasi altra serie di corse al mondo“, ha dichiarato a Motorsport-Total.com. “In questo campionato mondiale, il pilota ha più influenza rispetto a qualsiasi altro evento motoristico“.

Il regolamento dell’ultimo decennio puntava a ridurre il gap tra team ufficiali e satelliti. Obiettivo praticamente raggiunto nel 2016, con ben nove vincitori differenti con quattro diversi costruttori. Se il livello della concorrenza è sempre più elevato, Marc Marquez sembra un passo avanti rispetto alla concorrenza. E contribuisce ad alzare ulteriormente l’asticella. “Se non ci fosse stato un fenomeno come Marquez o Valentino Rossi ai suoi tempi – ha concluso Ezpeleta -, gli altri non sarebbero al livello in cui sono ora“.

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3 commenti

  1. dascolagiuli_10545905 ha detto:

    Non mi pare che abbia detto cose irreali.
    è così, sicuramente la sbk non è la categoria più importante.

    • Paolo Gozzi ha detto:

      Anche le Volkswagen sono meno pregiate e costano meno delle Audi, ma il CEO del Gruppo non le definisce auto di serie B. E’ il ruolo che rende clamorosi questi rilievi. Sempre che abbia detto proprio così.

  2. lorenzoursan_14190819 ha detto:

    Non trovo fuori luogo definire il WSBK la serie B del motociclismo. Non seguo il calcio ma credo che si possano vedere belle partite e prodezze atletiche anche tra le migliori squadre di quella serie. Un po’ come avviene in SBK, considerando che la seconda metà della griglia non regge il confronto con i primi 6/8 piloti in pista. Trovo molto più dissennate le considerazioni su Rea, che non credo avrebbe fatto assolutamente peggio di Crutchlow, anzi, a parità di condizioni e di anni di militanza in Motogp.