27 Febbraio 2020

MotoGP, Valentino Rossi apre le porte del suo archivio segreto

Valentino Rossi svela ai fan MotoGP il suo museo segreto, dove raccoglie tutti gli accessori, i premi e altri cimeli della sua lunga carriera.

Valentino Rossi pilota MotoGP

Valentino Rossi si appresta a correre la sua 25esima stagione nel Motomondiale, la 21esima in classe regina. Un autentico libro a metà fra storia e leggenda che non poteva non conservare i più importanti cimeli in un museo segreto. Per la prima volta il campione di MotoGP apre ai fan il suo archivio comprendente caschi, tute, guanti, ma anche premi, cappelli. Un concentrato di carriera racchiuso in quattro mura coibentate, dove solo pochi possono avere accesso. “Nasce dalla mia passione per gli accessori da corsa della mia carriera. Un museo segreto dove mettere tutte le mie cose della carriera indimenticabili e potevo aprirlo solo a voi“.

Nel video pubblicato su YouTube da Dainese, Valentino Rossi racconta la genesi di questo museo. “Ho sempre corso con Dainese e AGV. Tramite l’amicizia con Aldo Drudi e di mio padre Graziano con Lino Dainese ho iniziato i primi passi. Inoltre i miei idoli avevano tutti la Dainese, ero un tifoso di Kevin Schwantz, ma anche di Loris Reggiani e Capirossi, Romboni… Già a quei tempi la Dainese era un’eccellenza, le tute erano bellissime, poi i competitor si sono avvicinati e Dainese ha sempre cercato di fare cose nuove“.

Non solo marchio storico, Dainese ha saputo innovarsi come quasi nessuno ha saputo fare. “Secondo me la più grande innovazione è stata l’airbag, l’ho provato la prima volta a Brno nel 2009 – ha ricordato Valentino Rossi -. Inizialmente ero un po’ titubante, la tuta era diversa da mettere, più scomoda e pesante. Ma avevo capito l’importanza per la sicurezza, ho spinto per migliorare e in pochi anni è migliorata. Ora sembra una tuta come le altre… Poi sono arrivate le protezioni in titanio su braccia e ginocchia. Sono stato sempre molto esigente e quindi ho spinto molto su Dainese“.

Raccogliere tutto questo materiale non è stato per nulla semplice. E non mancheranno di aggiungersi altri pezzi da qui alla fine della carriera in MotoGP che potrebbe essere rimandata. “Questo posto nasce dalla mia passione per caschi, tute, guanti della mia carriera. Ho cercato sempre di tenere più tute possibili. Nel 2006 è nato il problema di dove metterle, poi c’erano le coppe, i cappelli, i premi… Abbiamo pensato ad una stanza, un museo segreto, dove mettere i momenti indimenticabili della mia carriera. A fine anno si lottava con Lino Dainese, perché anche lui voleva conservare tutte le tute di tutti i piloti. Qui è tutto climatizzato, d’inverno è caldo, d’estate è fresco“.

Si tratta solo del primo di quattro video che ci presenteranno la stanza segreta di Valentino Rossi. Non resta che attendere il proseguimento di questo interessantissimo documentario. “Potevo aprirlo solo a voi dopo dieci anni di lavoro. Mi piace portare i ragazzi dell’Academy o qualcuno che non se lo aspetta, prendiamo il montacarichi… Mi piace vedere la loro faccia“.

 

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