17 Luglio 2020

MotoGP, Rivola: “Aprilia non può attendere Iannone in eterno”

Massimo Rivola attende la sentenza del Tas su Andrea Iannone. Ma Aprilia deve anche guardare al mercato piloti della MotoGP per pianificare il futuro.

MotoGP, Andrea Iannone

La prima giornata di prove MotoGP a Jerez vede Aleix Espargarò fuori dalla top-10 e Bradley Smith ultimo. Aprilia deve fare i conti con un progetto nuovo e con l’assenza del suo pilota Andrea Iannone. La RS-GP ha dovuto congelare motore e aerodinamica lo scorso 30 giugno, dopo il test di Misano. Non è l’affidabilità a impensierire i tecnici di Noale, ma la necessità di ulteriori dati per migliorare l’intero pacchetto del prototipo.

Aprilia step by step

Massimo Rivola preferisce andarci piano e procedere step by step. “Stiamo girando un po’ più castrati a livello di numero di giri, il motore è talmente nuovo che non possiamo prendere grandi rischi. Abbiamo bisogno di girare e fare chilometri, vogliamo proseguire un passo alla volta – spiega a Sky Sport MotoGP -. Siamo fortunati perché a Jerez la potenza del motore non è così importante come ad esempio in Austria. Qui ci siamo più fiduciosi di non perdere troppa prestazione riducendo il numero dei giri. Fa parte di un processo, stiamo girando più conservativi rispetto al test di Sepang dove abbiamo avuto qualche problema“.

A tenere banco nel box Aprilia c’è anche la questione del mercato piloti. Il Tas dovrebbe esprimersi su Andrea Iannone entro la fine di agosto, anche se il condizionale è d’obbligo. C’è la volontà di attendere ancora il pilota abruzzese riconosciuto innocente in primo grado. Intanto c’è Cal Crutchlow che bussa alla porta del team veneto. “Sinceramente fa piacere che ci siano piloti che si offrano. Non solo perché siamo l’ultimo sedile disponibile, ma il progetto della moto sta raccogliendo consensi. Andrea ci sta chiamando tutti i giorni per sapere come va. Come detto dall’inizio il pilota si professa innocente, come scritto tra l’altro nella sentenza, e noi dobbiamo aspettarlo“.

Il rebus Iannone

Il limbo dell’attesa mette in difficoltà sia la squadra che Andrea Iannone, Nel mondo della MotoGP non si può vacillare a lungo, ma l’intervento della Wada complica il processo. “Il pilota è la vittima, ma siamo vittima anche noi perché doveva essere qui oggi al posto di Bradley. La tempistica è a nostro sfavore e di Andrea – sottolinea Massimo Rivola -. Il fatto che non ci sia una data fissa è molto strano. In tutti gli altri casi di doping si è risolto più in fretta. L’intervento della Wada sta rallentando tutto quanto, ma credo ci sia un limite a tutto. Aprilia è stanca di dover attendere dopo una sentenza in cui si dice che è innocente“.

Ancora più assurdo che l’attesa si prolunghi così a dismisura. “E’ imbarazzante, faccio fatica a capire cosa c’è dietro. Posso immaginare che il potere politico di un organismo come la Wada sia grandissimo. Se perderà questo caso probabilmente dovrà cambiare tutti i protocolli e questo crea problemi. Ma se il ragazzo è innocente è innocente punto e basta. Non potremo aspettarlo in eterno, abbiamo i nostri programmi da rispettare. Non siamo qui per fare la comparsa, dobbiamo fare di tutto affinché venga giudicato definitivamente innocente“.

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