27 Dicembre 2022

MotoGP: perché la pressione della gomma anteriore è così importante

La pressione della gomma anteriore è un fattore sempre più determinante nella MotoGP odierna. Ecco perché.

motogp, michelin

di Marc Seriau/paddock-gp

“La pressione della gomma anteriore può influenzare molto le prestazioni della Yamaha. Così aveva dichiarato Fabio Quartararo a motogp.com, affrontando lo spinoso tema della gestione della pressione della gomma anteriore su una MotoGP. L’ex iridato è poi entrato più nello specifico, ribadendo il concetto: se la temperatura si discosta troppo dal valore ideale, guidare la YZR-R1 diventa assai complicato.

“È molto frustrante”

“Puoi non avere più feeling all’anteriore” ha poi continuato il campione Yamaha. “Quando pieghi la moto non hai più grip laterale e la gomma si muove molto. Ho avuto un problema in Qatar quest’anno. La pressione della gomma anteriore è aumentata molto impedendomi di spingere al limite. Quando succede, lo pneumatico si ammorbidisce, sembra di avere una gomma da masticare all’avantreno della moto. Non puoi fare quasi nulla ed è molto frustrante: sai che potresti andare molto più veloce, ma sai anche che se attacchi di più cadrai. Nel complesso, senti molte cose sulla moto. Hai un buon feeling ma guidi mezzo secondo più lentamente, quindi non è il massimo.”

Un commento arriva anche dal suo capotecnico Diego Gubellini. “Quando guidi dietro un’altra moto o un gruppo, nel complesso non c’è molta aria fresca” ha sottolineato. “Di conseguenza la pressione aumenta. Su alcuni circuiti, dove la pressione è più critica, proviamo a simulare qualche giro dietro ad altri piloti. Giusto per verificare quanto cresce la pressione seguendo un altro pilota.”

Risposta a Yamaha

Parla infine Piero Taramasso, Responsabile Michelin Motorsport, che tiene a precisare alcuni dettagli. “Dipende da quanto forte freni, e anche questo è importante. Dipende poi dalla moto, dal trasferimento del carico e dalla distribuzione del peso. Ci sono molte cose che possono influire. Ad esempio, a volte mettono le coperture dei dischi. Questi aiutano con l’aerodinamica e possono guadagnare velocità sul rettilineo, ma poi si genera più calore, si scalda il cerchio e di conseguenza la gomma. L’unico modo per ridurre questo problema è rallentare un po’ o cambiare corsia. Esci dalla linea ideale per prendere un po’ d’aria fresca e raffreddare la gomma, quando i valori tornano a norma, puoi attaccare di nuovo. Ma c’è un limite e all’anteriore è di 1,9 bar. Devi rispettarlo e non puoi guidare sotto 1,9 per sicurezza. Dipende dai piloti, alcuni più sensibili, e dalle moto, e su alcune moto dal setting della sospensione anteriore.”

Questo commento generale, così come i problemi riscontrati in gara da alcuni piloti, permettono al grande pubblico di farsi una prima idea dell’importanza di gestire la pressione della gomma anteriore in gara. Tuttavia, questo è ben lungi dall’essere abbastanza dettagliato per apprezzarne davvero l’estrema finezza. Per questo pubblicheremo presto un articolo sull’argomento.

Foto: Michelin Motorsport

L’articolo originale su paddock-gp

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