23 Ottobre 2019

MotoGP, il ritorno di Johann Zarco: tanti dubbi sul futuro

Johann Zarco ritorna in MotoGP con LCR Honda dopo tre Gran Premi "in panchina". Tre gare importanti per il futuro, ma quante incertezze per il 2020...

Johann Zarco

Inizia il conto alla rovescia per il ritorno di Johann Zarco in pista. Contro ogni previsione, quando ormai sembrava certa la nuova mansione da collaudatore Yamaha, il francese ha trovato un miracoloso spiraglio in MotoGP. Dopo l’incidente di Assen provocato da Valentino Rossi, il giapponese Takaaki Nakagami subirà un intervento alla spalla inatteso fino a qualche settimana fa. Lucio Cecchinello, costretto a trovare un sostituto, aveva optato per il tester HRC Stefan Bradl, ma la Honda ha risposto no.

L’opzione Johann Zarco a quel punto è diventata scontata, riscontrando il parere favorevole del francese. Dopo l’11° posto a Misano ha saltato tre gare, continuandosi ad allenare su pista e sterrato. Venerdì salterà in sella alla RC213V del team LCR Honda, in versione 2018, quindi differente dalla moto di Marquez, Lorenzo e Crutchlow. Per certi versi il primo approccio potrebbe essere agevolato con il prototipo più ‘leggero’. Ma se la speranza è di poter ambire alla ‘poltrona’ factory di Jorge Lorenzo, le aspettative dell’ex pilota KTM potrebbero essere deluse. Il presidente HRC e i vertici dell’azienda di Tokyo hanno dato rassicurazioni al maiorchino sul rispetto del contratto. A prescindere dalle prestazioni di Johann Zarco, che potrebbe sedersi in panchina anche nella stagione 2020 di MotoGP.

C’è grande curiosità nel rivedere in pista il francese. A cominciare dall’ex compagno di squadra Pol Espargarò. “L’accordo con LCR ci ha sorpreso tutti. Venerdì sera andrò da lui per chiedergli le sue prime impressioni – ha detto a Speedweek.com -. Phillip Island non è una buona pista per salire su una nuova moto per la prima volta. Se sarà più veloce di noi sarà un problema, sarà un altro pilota da battere“. Massima attenzione anche dal neo compagno di box Cal Crutchlow, da inizio stagione critico verso la RC213V. “La moto 2018 è molto diversa, è molto più facile da guidare, si ferma e gira bene. Penso che [Zarco] farà un buon lavoro. Certo, ha uno stile più scorrevole, ma anche Dani [Pedrosa] aveva uno stile morbido. Penso che farà meglio di quanto la gente si aspetti“.

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