13 Maggio 2020

MotoGP, concessione straordinaria per Aprilia: KTM non è d’accordo

I costruttori MotoGP hanno congelato motori e aerodinamica fino al 2021. Aprilia ha chiesto una concessione straordinaria fino al primo GP, KTM reclama.

MotoGP, Aleix Espargaro

Il regolamento straordinario della MotoGP prevede il congelamento dei motori e dei progetti aerodinamici fino alla fine del 2021. Una decisione ampiamente condivisa dai sei costruttori per ridurre i costi e fronteggiare la crisi economica da Coronavirus. Ma questa decisione ha aperto un terreno di aspro confronto fra Aprilia e KTM. Infatti la casa di Noale ha esordito nel test in Malesia con la nuova RS-GP, un progetto totalmente rinnovato, compreso il nuovo motore V4 a 90°. I due team beneficiano ancora delle concessioni e in tempi normali avrebbero continuato lo sviluppo del propulsore, al contrario di Honda, Yamaha, Ducati e Suzuki che congelano i motori alla vigilia della prima gara,

Lo scorso marzo, durante un incontro a distanza fra costruttori, Dorna e MSMA, si è deciso di blindare i motori. Carmelo Ezpeleta aveva assicurato che Aprilia e KTM avrebbero potuto continuare a beneficiare del loro privilegio. Ma KTM ha rivendicato il rispetto della “norma straordinaria” per tutti. “Abbiamo concordato che congeleremo lo stato tecnico dei motori con la versione Qatar 2020“, ha spiegato Pit Beirer. Invece Aprilia ha richiesto una speciale concessione almeno fino al primo Gran Premio del 2020, per poter proseguire i test non tanto in termini di potenza quanto di affidabilità. Per certi versi la richiesta di Noale è giustificata dal fatto che il suo V4 ha avuto poche occasioni di poter essere testato su pista.

Ma la casa di Mattighofen non è d’accordo e chiede che venga omologata la versione portata in Qatar poco più di due mesi fa. A spuntarla sarà però il team italiano. Aleix Espargaró e Bradley Smith hanno dovuto condividere una sola moto nel test in Malesia. Solo durante il test del Qatar (dal 22 al 24 febbraio) sono arrivate in pista due RS-GP versione 2020. E non è mancato qualche piccolo problema di affidabilità. Lo scontro nei piani bassi della MotoGP inizia a farsi sempre più accesa…

Lascia un commento