4 Luglio 2020

MotoGP: Come raggiungere l’Europa? Piloti in viaggio con l’aiuto Dorna

Per i piloti non europei non è facile raggiungere il Vecchio Continente. Dorna si sta muovendo per garantire un aiuto. Ecco qualche esempio.

La ripartenza del Motomondiale si avvicina, ma ci sono ancora tante cose da sistemare. Come ad esempio assicurarsi che i piloti non europei riescano a raggiungere il Vecchio Continente. La situazione non è semplice, viste le misure prese per contrastare la diffusione del Covid-19. Al momento infatti è precluso l’ingresso di persone provenienti da alcuni paesi proprio per il livello di contagi. Di conseguenza Dorna si sta muovendo per aiutare chi deve correre in MotoGP, Moto2, Moto3 e MotoE: facciamo alcuni esempi.

Partiamo da Eric Granado, anche quest’anno alfiere Avintia Racing nel campionato elettrico. L’ex pilota Moto2 è riuscito a raggiungere in questi giorni la Spagna. Ricordiamo che è originario del Brasile, paese in cui vive ancora e che in questo periodo ha registrato un numero catastrofico di contagiati e morti. L’aiuto per mettersi in viaggio senza troppi problemi è rappresentato da una lettera a firma Dorna, FIM ed il suo team. Oltre al passaporto spagnolo, documenti che gli hanno permesso di raggiungere il paese iberico con relativa tranquillità.

Possiamo citare anche i casi dei malesi Khairul Idham Pawi (Moto3), Hafizh Syahrin Abdullah e Kasma Daniel Kasmayudin (Moto2). Tutti e tre infatti sono ancora bloccati nel paese asiatico, in attesa che arrivino i documenti Dorna per mettersi in viaggio per la Spagna. Sembra che la situazione debba risolversi tra un paio di giorni. Nel frattempo Pawi, Syahrin e l’esordiente Kasmayudin non possono fare altro che allenarsi a casa, in attesa di poter raggiungere l’Europa ed iniziare qui l’avvicinamento alla ‘nuova’ stagione 2020.

Sempre nella categoria di mezzo abbiamo l’esempio del American Racing Team e di Joe Roberts. Dagli USA all’Europa infatti non c’è ancora via libera per quanto riguarda i viaggi, vista la situazione nel Nuovo Continente. Il pilota statunitense però in questi giorni è riuscito a raggiungere la Gran Bretagna, cosa che dovrà fare anche il suo team per riuscire ad organizzare la ripartenza. I viaggi non si rivelano la cosa più semplice, con l’emergenza non ancora finita. La consolazione di questi ragazzi è che tra due settimane si torna a fare sul serio.

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