18 Gennaio 2020

MotoGP, Cal Crutchlow verso l’addio: “Non corro per lo stipendio”

Cal Crutchlow potrebbe correre la sua ultima stagione MotoGP nel 2020: "Alla mia età la vita cambia, sono altre le priorità".

MotoGP, Cal Crutchlow

Presto il paddock della MotoGP potrebbe fare a meno di uno dei personaggi più estroversi e carismatici. Cal Crutchlow da tempo parla di un possibile addio, si smentisce, per poi tornare a considerare il ritiro. Ma le ultime dichiarazioni lasciano pensare che per il pilota britannico potrebbe essere l’ultima stagione in pista. A fine campionato raggiungerà la soglia dei 35 anni, ha passione e carisma per proseguire almeno un altro biennio. Ma l’infortunio rimediato nel 2018 a Phillip Island ha lasciato qualche segno, non solo fisico.

Un titolo nella categoria Supersport con Yamaha nel 2009, una breve ma rigogliosa parentesi nel WorldSBK con 7 podi e 3 vittorie, poi l’arrivo in MotoGP sulla M1. Tre stagioni discrete con Yamaha Tech3, l’avventura in Ducati conclusa anzitempo, nel 2020 sarà la sua sesta stagione con la Honda del team di Lucio Cecchinello. In sella alla RC213V ha incassato 9 podi e 3 vittorie. Probabilmente è giunto il momento di appendere il casco della MotoGP al chiodo. “È indispensabile che la vecchia generazione alla fine si fermi“. Un riferimento indiretto anche a Valentino Rossi, con un’unica differenza. L’addio del Dottore farà molto rumore, quello di Cal Crutchlow passerà in secondo piano. “Sono nell’ombra, a nessuno importa di me. Stranamente, sono l’unico che parla apertamente delle sue possibili dimissioni alla fine della stagione“.

GLI ANNI PASSANO PER CRUTCHLOW

Il rider di Coventry non ha certo alzato bandiera bianca, nel 2020 vorrebbe dare il meglio di sé. Nessuna idea di girare comodamente dietro agli altri piloti per incassare lo stipendio. “Sono convinto che potrei andare avanti per altri tre o quattro anni se volessi. Ma non voglio correre dietro per due anni e riscuotere il mio compenso“, riporta Speedweek.com. Però le sensazioni iniziano a scarseggiare, per non parlare del feeling con la Honda. Nelle libere e nelle qualifiche riscontra qualche difficoltà di troppo rispetto al passato. “Sono l’esatto contrario di quello che ero. Ero estremamente veloce in qualifica, ma non abbastanza in gara. Ora è il contrario. Mi sento come un motore diesel, brucio energia più lentamente, devo sempre riscaldarmi prima. Spesso manca la vivacità dei piloti più giovani“.

Non vuole destare sorpresa con l’annunciare la possibilità del ritiro. “Alla mia età è un atto dovuto, ad un certo punto non puoi più affrontare certe situazioni. La tua vita cambia, le priorità cambiano improvvisamente“. Non poter ambire costantemente al podio è una sofferenza impossibile da trascinare. In caso di addio a fine 2020 potrebbe ancora voltarsi indietro e vedersi felice in sella ad una MotoGP. “Mi è piaciuto – ha concluso Cal Crutchlow -. Questo è in realtà il motivo per cui facciamo questo lavoro“.

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