18 Dicembre 2019

MotoGP, Andrea Iannone: ipotesi integratori e carne, rischia un lungo stop

Andrea Iannone rischia uno stop in MotoGP da un paio di mesi fino a due anni. Integratori o carne asiatica le possibili cause di doping.

Andrea Iannone

Nella mattinata di ieri la FIM ha diramato il comunicato in cui accusa di doping Andrea Iannone. Un fulmine a ciel sereno per la MotoGP, i suoi tifosi e per lo stesso pilota, ieri in viaggio verso Noale dove si è tenuta la festa di Natale. La Federazione ha sospeso a titolo provvisorio il rider abruzzese, reo di essere stato trovato positivo al controllo antidoping del 3 novembre, in occasione del GP della Malesia. L’analisi delle urine, effettuata presso il laboratorio accreditato della Wada, in Germania, ha rilevato tracce di una sostanza non specificata facente parte della lista proibita di esogeni, anabolizzanti, androgeni e steroidi.

Poco dopo aver letto il comunicato, Andrea Iannone ha scritto ai suoi fan sui social, assicurandoli che farà chiarezza e dicendosi disponibile ad ogni controanalisi. Ma adesso si apre un lungo iter in cui verrà affiancato dal suo legale Antonio De Renzis e avrà come consulente il professor Alberto Salomone, dell’Università di Torino. Ha il diritto di chiedere l’analisi del campione B prelevato in Malesia e la sospensione del momentaneo stop.

LE DUE IPOTESI E COSA RISCHIA

Ad inizio settembre Andrea Iannone ha dovuto saltare il GP di Misano per un infortunio alla spalla. Sembra da escludere che possano aver interferito i farmaci utilizzati, dato che si tratterebbe soprattutto di cortisonici. Le sostanze trovate, semmai, farebbero pensare più a integratori o preparati utilizzati in palestra per aumentare la massa muscolare. Sembra però difficile credere che un professionista come Iannone possa assumere prodotti di cui non conosce il chiaro contenuto. L’altra ipotesi è quella di una assunzione involontaria con una contaminazione artificiale avvenuta attraverso il cibo. Probabilmente carne, mangiata durante il tour asiatico tra Thailandia, Giappone, Australia e Malesia.

Ora Andrea Iannone dovrà attendere l’esito delle controanalisi sul campione B e presentare tutti i documenti per essere scagionato dall’accusa di doping. Rischia uno stop che può andare da un paio di mesi fino a due anni. Molto probabilmente non potrà effettuare i test MotoGP a Sepang del prossimo febbraio, considerando il lungo iter burocratico e le feste natalizie di mezzo. Aprilia potrebbe decidere, in caso di sospensione momentanea, di sostituirlo con il collaudatore Bradley Smith.

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