27 Luglio 2023

MotoGP, a metà cammino come siamo messi coi motori?

Qualche pilota MotoGP può andare in crisi coi motori? Qualcuno ne ha già perso uno: ecco com'è la situazione attuale.

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di Ana Puerto/motosan.es

In ogni stagione del Mondiale MotoGP, tutti i piloti hanno un limite di motori di otto motori punzonati, utilizzabili nel corso dell’anno. La gestione è complessa del chilometraggio di ciascuna unità diventa fondamentale: evitare rotture meccaniche è il primo obiettivo, perchè introdurre propulsori aggiungivi, oltre il tetto di otto, comporta di dover cominciare il GP dalla pit lane. Quindi di comprometterlo, in sostanza.

Il calendario MotoGP influisce tantissimo perchè il numero di motori disponibili viene determinato in base ai GP da disputare. Guardando a questa stagione parliamo di un totale di 20 gare, con le Sprint diventano 40 corse che i piloti devono disputare coi rispettivi motori. Quindi la “gestione motori” è diventata ancor più strategica che in passato.

Da notare che i motori vengono assegnati al “concorrente”, cioè al team, non al singolo pilota iscritto. Significa che l’eventuale sostituto eredita i motori del titolare, quindi le assenze per infortunio non impattano sul conteggio. Esempio: Iker Lecuona che correrà a Silverstone con Honda LCR, utilizza la stessa “dotazione motori” assegnata al titolare Alex Rins.

La gestione dopo le vacanze

A breve inizierà la seconda parte di stagione, bisogna stare attenti: ci si avvicina al momento importante del campionato, con i titoli in ballo. Sarà necessario sfruttare i motori a pieno regime, cioè con configurazioni magari meno conservative, riguardo i settaggi elettronici, rispetto a quelle utilizzate nella prima parte del campionato. Potrebbero esserci già alcuni che potrebbero soffrire questo aspetto, come Marco Bezzecchi, Fabio Di Giannantonio, Augusto Fernandez e Pol Espargaro. Solo loro i piloti MotoGP che ora hanno un motore in meno.

Degli altri, ci sono piloti che in questo momento hanno utilizzato solo tre degli otto motori disponibili, senza perderne nessuno. Come Alex Rins (assente a Silverstone, correrà Iker Lecuona) e Joan Mir, ma anche il duo RNF Aprilia. Sono certamente buone notizie per loro, da una parte sono più tranquilli su questo aspetto. Quartararo e Morbidelli sono nella stessa situazione, ovvero quattro motori usati e nessuno ritirato. Li seguono Marc Marquez, Nakagami, Bastianini, i piloti Pramac… È la situazione più comune. Quindi, a prima vista, nessuna squadra attualmente è in sofferenza. Ma il cammino è ancora lungo.

MotoGP, la situazione completa

3 motori usati, 0 ritirati
Brad Binder (Red Bull KTM Factory)
Jack Miller (Red Bull KTM Factory)
Miguel Oliveira (CryptoData RNF MotoGP Team/Aprilia)
Raul Fernandez (CryptoData RNF MotoGP Team/Aprilia)
Joan Mir (Repsol Honda Team)
Alex Rins (LCR Honda)

4 motori usati, 0 ritirati
Francesco Bagnaia (Ducati Team)
Enea Bastianini (Ducati Team)
Johann Zarco (Prima Pramac Racing)
Jorge Martin (Prima Pramac Racing)
Alex Marquez (Gresini Racing)
Luca Marini (Mooney VR46 Racing Team)
Aleix Espargaro (Aprilia Factory)
Maverick Vinales (Aprilia Factory)
Fabio Quartararo (Monster Energy Yamaha)
Franco Morbidelli (Monster Energy Yamaha)
Marc Marquez (Repsol Honda Team)

3 motori usati, 1 ritirato
Augusto Fernandez (GasGas Tech3)
Pol Espargaro (GasGas Tech3)

4 motori usati, 1 ritirato
Fabio Di Giannantonio (Gresini Racing)
Marco Bezzecchi (Mooney VR46 Racing Team)

Foto: Michelin Motorsport

L’articolo originale su motosan.es

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