9 Marzo 2022

Moto3: Ayumu Sasaki, non sempre la fortuna aiuta gli audaci

Il dominio dal via, poi lo sfortunato ritiro. Per Ayumu Sasaki il GP del Qatar poteva essere ben diverso, rimandato l'appuntamento con la vittoria.

sasaki moto3

Lo scenario della gara Moto3 in Qatar si stava profilando ben diverso da quello che alla fine è stato. Con Ayumu Sasaki infatti abbiamo assistito a lungo ad un tipo di corsa che poi avremmo rivisto più tardi con Celestino Vietti in Moto2. Il nuovo acquisto del Max Racing Team infatti stava realizzando una gara stellare, dominata con autorevolezza fin dal via, scattando anche dalla prima casella dopo la sanzione per il poleman Guevara. Ma ecco il guaio tecnico alla sua Husqvarna che cancella ogni speranza di vittoria… Un ritiro amaro, ma è stato comunque un segnale forte per tutti i rivali della categoria.

Il 21enne di Yokosuka, nonostante i due GP saltati l’anno scorso per un trauma cranico seguito ad un importante incidente, ha messo a referto la sua stagione migliore. Solido protagonista in top ten, ha chiuso 9° iridato con 120 punti, quasi il doppio della sua annata migliore precedente (62 nel 2019). Nuovi colori e rinnovata grinte per questo 2022, una caratteristica che ha fatto vedere col secondo posto in qualifica. Al ‘pronti, via!’, eccolo prendere già il largo e non lasciare nemmeno una mezza possibilità ai rivali di riprenderlo. Dopo i due podi nelle ultime due stagioni, il colpaccio era davvero alla sua portata.

“Una settimana sfortunata”

Ma non c’è il lieto fine per il pilota giapponese. Qualcosa succede a meno di 10 giri dalla fine, il divario accumulato si assottiglia molto rapidamente a vantaggio del gruppo di inseguitori. Che succede? L’arcano è presto svelato: un quasi-highside ed ecco che sul lato sinistro della moto la carena si è staccata! Il #71 prova a resistere, infine alza bandiera bianca e lascia passare i rivali, per poi tornare mestamente al box. Dopo la sfortuna con i guai tecnici delle prime libere, Sasaki era diventato protagonista del weekend, la prima vittoria era vicina come mai prima… Ma non era quello il giorno giusto.

“Mi sentivo bene, mi sono goduto ogni momento. Ero sereno, calmo, stavo vivendo un sogno: essere primo in un Gran Premio è sempre una bella sensazione.” Dominarlo in quel modo poi era certamente un’emozione unica. Ma ecco l’incredibile capovolgimento di eventi. “Non è stata colpa di nessuno” ha sottolineato Sasaki. “È stata una settimana sfortunata, già era successo qualcosa venerdì. Mi dispiace sia per me che per la squadra.” Ma guarda anche il lato positivo. “Abbiamo fatto un lavoro fantastico ed avremmo potuto vincere la gara. Ne abbiamo altre 20 in cui possiamo ripeterci, vedremo intanto in Indonesia.”

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