19 Dicembre 2023

Moto3 e Moto2, le nuove eccezioni al limite d’età per il Mondiale

Il limite d'età dei 18 anni per l'approdo nel Mondiale presenta nuove eccezioni per le categorie Moto3 e Moto2: i dettagli.

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Niente di nuovo per il Motomondiale, solo l’ufficialità di notizie già note. La Grand Prix Commission ha messo nero su bianco un paio di questioni. In primis ha ricordato la transizione verso i combustibili in parte di origine non fossile, verso l’obiettivo prefissato di arrivare al 100% per il 2027. La seconda nota riguarda il limite d’età per entrare in Moto3 e Moto2, nello specifico un aggiustamento dell’annunciata soglia dei 18 anni e le sue eccezioni. Una situazione che riguarda ad esempio il nostro Luca Lunetta, debuttante nel 2024 ma maggiorenne solamente il prossimo 27 maggio. Dalla sua però il 2° posto nella Moto3 Junior, che ora diventa determinante. Ma vediamo più nel dettaglio questi due argomenti.

Moto3 e Moto2, eccezioni al limite d’età

La nuova età minima, stabilita nelle ultime stagioni, hanno bloccato il percorso di alcuni giovani piloti che avevano iniziato la loro carriera prima del nuovo limite. Alcuni di questi ragazzi quindi non hanno avuto la possibilità di debuttare nel Motomondiale quando previsto. Ora abbiamo nelle “nuove” eccezioni, per permettere alla top 3 finale del FIM JuniorGP e della Red Bull Rookies Cup di competere nel Mondiale Moto3 anche se non hanno ancora 18 anni, ma pur rispettando un minimo di 17 anni.

Ci sono eccezioni anche per la categoria Moto2, sempre inclusa nel limite d’età stabilito. Il vincitore dell’Europeo di categoria infatti può approdare nel Mondiale anche se non ha ancora compiuto 18 anni, pur dovendo rispettare un minimo di 17 anni. Nel 2022 sono state garantite le eccezioni per i piloti di 16 o 17 anni, permettendo loro di rimanere nel Mondiale anche per la stagione successiva. Ora questo discorso vale anche per i piloti Moto2 e Moto3 nell’anno 2023, permettendo loro di continuare anche nel 2024.

MotoGP, i combustibili

Il nuovo regolamento, già annunciato da tempo, richiede l’uso di carburanti con un minimo del 40% di combustibile di origine non fossile. Soluzioni già oggetto di più test privati e, come detto, con l’obiettivo di arrivare ad un combustibile di origine non fossile al 100% per la stagione 2027. Dal prossimo anno ci sarà il primo passo in questa direzione. Le specifiche ed i parametri sono stati ora confermati da FIM IRTA, Dorna, i laboratori ufficiali e MSMA, i dettagli verranno inclusi nel regolamento definitivo.

Foto: R.Lekl & S.Wobser/Intact GP

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