20 Giugno 2019

Moto3, Catalunya: Paolo Simoncelli “Una gara di autoscontri”

Paolo Simoncelli scrive a proposito del GP catalano. Parla di incidenti e penalità, tira le orecchie ai suoi piloti, commenta anche il botto in MotoGP.

“Se dovessi andare in chiesa per confessare i miei peccati, penso che migliaia di preghiere non basterebbero per aprirmi le porte del paradiso.” Paolo Simoncelli inizia come sempre con sarcasmo (ma fino ad un certo punto) il suo nuovo post, quello in cui parla del Gran Premio di Catalunya. Una gara davvero imprevedibile, tra penalità, incidenti, colpi di scena di vario tipo, ma che ha lasciato un bel po’ di amaro in bocca al boss di SIC58 Squadra Corse. Non manca anche un breve commento sull’incidente ‘più discusso del fine settimana’, vale a dire quello tra Lorenzo, Dovizioso, Viñales e Rossi in MotoGP.

“Mi dispiace ma quella non è una gara di moto, piuttosto una di autoscontri” ha continuato Simoncelli, rincarando la dose. “La Commissione di Sicurezza pensava solo a penalizzare i piloti troppo lenti durante le libere. Dovrebbe prestare la stessa attenzione anche alla guida scorretta e irresponsabile in gara. In questo GP in particolare ce ne sono stati parecchi esempi: l’eccesso di spirito competitivo è diventato imprudenza. L’abbiamo visto da parte del pilota che ha colpito Tatsu alla curva 10, o un altro che ha fatto strike con altri quattro piloti alla fine del rettilineo. Può succedere, certamente. Non era intenzionale, d’accordo. Queste situazioni però sono decisamente più pericolose rispetto ad un pilota lento in un settore.”

Simoncelli invoca penalità più severe: “Dovrebbe esserci una sanzione maggiore, non solo le sei posizioni che perderanno nel prossimo GP.” Uno dei penalizzati in griglia è stato proprio il suo pilota, Antonelli, a cui però tira le orecchie. “Non è riuscito a realizzare un buon giro, rallentando troppo e cadendo due volte per distrazione. Questi errori, aggiunti alla penalità, l’hanno relegato in fondo alla griglia. Ha realizzato una splendida rimonta, ma a due giri dalla fine ha commesso un ‘errore da rookie’ col cambio. Non te lo puoi permettere se vuoi lottare per il titolo.” Ne ha anche per Suzuki: “Tatsuki ha distrutto la moto contro il muro durante il warm up. Un errore inaccettabile due ore prima della gara.”

C’è però un lato positivo in tutto questo, che Simoncelli vuole sottolineare una volta di più: il clima presente in squadra. “È stato bello vedere tutto il team assieme al lavoro per riparare la moto in solo un’ora. Sia i meccanici di Tatsu che quelli di Nicco si sono uniti in totale armonia, come se avessero sempre lavorato assieme. È stata una scena bellissima da guardare.” Si pensa già ai prossimi appuntamenti iridati, a partire da Assen, tra poco più di una settimana. “Non vediamo l’ora di tornare in pista presto. Siamo una squadra forte, non smettiamo di credere in noi stessi e nei nostri sogni.”

Paolo Simoncelli tocca anche l’argomento MotoGP, in particolare l’incidente che ha visto coinvolti Lorenzo, Dovizioso, Viñales e Rossi. “Il più discusso strike del weekend”, come lo definisce lui. “[Lorenzo] ha commesso un brutto e pericoloso errore, ma in gara sono cose che possono succedere. È successo in precedenza con altri piloti, succederà di nuovo in futuro, forse anche a lui. Sempre se Dorna non lo “arresta”…” Finisce poi parlando della MotoE, nuovo campionato che lo vede impegnato con Mattia Casadei. “Dopo l’incendio, abbiamo trovato un ottimo ambiente organizzativo. ‘Non tutti i mali vengono per nuocere’.”

Foto: Circuit de Barcelona-Catalunya

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