9 Luglio 2023

Carlos Checa: “Se penalizziamo i sorpassi, chiudiamo tutto e via”

Carlos Checa ha detto la sua sulle sanzioni, tema caldo nei primi 8 GP del Mondiale 2023. L'intervista all'ex pilota.

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di Alba Casares/motosan.es

Abbiamo avuto l’occasione di parlare con Carlos Checa durante la pausa. Non siamo ancora a metà stagione, si sono disputati solo 8 GP su 20, ma ci sono già molti temi di cui parlare. Come quello delle sanzioni, evidenziato soprattutto nell’ultimo round ad Assen, di cui c’è parecchio da dire. Tanti Long Lap in Moto3 ed in Moto2, a seguire i limiti di pista: se Acosta ha toccato il verde oppure no nel suo Long Lap, poi Binder che sia nella Sprint che nella gara di domenica ha toccato il verde e perso il podio.

Carlos Checa, che cosa ci puoi dire di questi temi?

Da una parte anche io mi sono informato, perché conosco bene la gente che se ne occupa, e l’ultima cosa che vogliono fare è assegnare sanzioni. Il punto è che, da sportivo, piace che una gara ed una battaglia si decidano in pista. Chiaramente, quando lotti per tutta la gara e poi ti tolgono il risultato per sanzione… Dà fastidio anche allo spettatore, perché vuoi vedere la battaglia, poi vinca il migliore. In alcune piste però è più chiaro: ad esempio in Olanda i cordoli sono allo stesso livello della via pista, ma c’è una regola dettata dai sensori, ovvero se tu li tocchi c’è la sanzione.

Quello che non vedono gli spettatori

Carlos Checa, commentatore di DAZN, ci racconta anche cosa non si riesce a vedere da spettatore. “Quando succedono queste cose dobbiamo spiegarle bene e soprattutto c’è bisogno delle immagini. Riguardo la prima azione di Binder non le abbiamo avute subito, c’è stato un problema e non ce le hanno date prima di 10 minuti. È importante invece che si veda subito, così possiamo spiegare qual è la regola. Queste sanzioni poi si sanno immediatamente: tutte le squadre le vedono, quindi prima della penalità arrivano i messaggi dicendo che “Lui ha toccato in quel punto”. Tutti conoscono le regole, quindi anche le squadre, non solo quelle che stanno osservando ma anche le altre, reclamano le sanzioni: c’è quindi un po’ di pressione e di obbligo nell’assegnare le penalità.”

Il famoso #7 aggiunge altri dettagli: “Quando uno taglia ad esempio una chicane, come nel caso di Acosta o Binder, c’è la regola di perdere un secondo. Sul suo display il pilota ha una luce apposita, se non è del colore giusto vuol dire che non ha perso quel tempo, quindi il pilota deve fare attenzione. Ricordo che è una cosa che vedono tutti, quindi sei obbligato a farlo.” Carlos Checa racconta poi qualcosa di più sulla regola: “Un’altra cosa è che serve un po’ di criterio tra chi giudica, un po’ di senso comune. Ma hanno messo le regole, quindi devi perdere il secondo o anche di più, come ha fatto Aldeguer. Bisogna anche rivedere se quel secondo equivale a perdere una posizione o di più, ma quello che è chiaro è che c’è una regola che tutti conoscono, altrimenti scatta la sanzione.”

Acosta sul verde, sì o no?

Carlos Checa ha detto la sua opinione in merito. “Non c’è un’immagine chiara, guardando dalla TV sembra vada sul verde, ma non è certo e non c’era nessun sensore in quel punto. Guardando il lato sportivo, un Long Lap ti condiziona abbastanza, ma siccome quell’immagine non era chiara allora non si può sanzionare. È importante però osservare le regole che tutti conoscono. Quando un pilota sta lottando per il 3° posto, perdere un secondo è tanto. Credo però che si debba guardare la cosa anche dal punto di vista della sicurezza: fai il Long Lap ed esci quando gli altri piloti stanno arrivando, si crea una situazione di pericolo. Visto quello che sta succedendo adesso, magari l’anno prossimo saranno un po’ più flessibili. Pedro Acosta ad esempio aveva perso l’anteriore, è quasi caduto, ha tagliato e ha perso una posizione. Per me non c’era nessun Long Lap da assegnare. Pedro sapeva di dover perdere un po’ più di tempo, proprio come Binder a Le Mans.”

Altri episodi, come Jerez o Le Mans

Ci sono altri punti da analizzare, come sottolinea Carlos Checa: “Azioni come quella di Bagnaia a Jerez, il sorpasso su Miller, per me non era da sanzionare. Alza anche la mano come per dire ‘Ti ho superato ma non volevo darti fastidio’. Per me si tratta di un sorpasso di gara che non doveva essere sanzionato. Credo sia per questo che Bagnaia ha alzato la mano con Marc Marquez a Le Mans, per dirgli di nuovo ‘Ti ho superato come ho fatto con Miller.’ Sono sorpassi di gara, anche questo non è sanzionabile. Se ci mettiamo a penalizzare per i sorpassi, chiudiamo tutto e andiamocene.”

L’idea di Checa per migliorare la sicurezza

“Credo non sia tanto un discorso di criterio dei commissari, ma la regola che bisogna capire ed applicare. La prima cosa che dicono gli avversari è ‘Ecco, questo pilota non ha perso i secondi necessari, oppure ha toccato lì, o ha toccato il verde’: dipende dal fatto dei sensori che tutti vedono. Dalla TV noi non vediamo, gli spettatori nemmeno: per questo chiedo le immagini ‘ipso facto’, in modo che la gente veda esattamente ciò che ha visto Binder. In quel momento Brad era indiavolato e non si è accorto, ma le immagini parlano chiaro.”

“Bisogna anche rivedere i cordoli, bisognerebbe farli in forma decrescente così già perdi tempo e sarebbe meglio a livello di sicurezza. Sarà qualcosa da sistemare col tempo in modo che non si riveda quello che è già successo. Se salti una chicane è un errore tuo, devi perdere il secondo ed il display te lo indica. Tu hai già quel secondo, se poi torna la luce verde vuol dire che l’hai perso: è un’informazione che hanno tutti i piloti e che deve essere applicata.” L’ex pilota ha analizzato nel dettaglio il tema delle sanzioni dopo le prime 8 gare. Con Carlos Checa approfondiremo altri temi in seguito.

Foto: DAZN España

L’articolo originale su motosan.es

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