16 Giugno 2022

Celestino Vietti: “MotoGP? Qui ed ora penso solo a vincere in Moto2”

Celestino Vietti è l'unico pilota Moto2 ad aver vinto tre GP e arriva da leader al doppio impegno Germania-Olanda. L'anno prossimo lo vedremo in top class?

celestino vietti, moto2

Un inizio sprint, qualche GP più difficile, il ritorno alla vittoria. Non si può dire però che Celestino Vietti non stia vivendo una prima parte di campionato decisamente stellare. Il pilota VR46 arriva al doppio round Sachsenring-Assen da leader iridato, unico finora in grado di vincere più di una gara in una Moto2 2022 molto livellata, anzi parliamo di ben tre successi! Un segnale forte da parte dell’italiano, che si sta ponendo sempre più come l’uomo da battere quest’anno in classe intermedia. Con un occhio alla MotoGP? Non per il momento, meglio pensare solo alla stagione in corso, poi si vedrà. Ecco cosa ci ha raccontato prima del GP di Germania.

Come valuti le prime nove gare del 2022?

Direi bene! Ci sono stati sia momenti molto, molto belli che un po’ più difficili. Tutto sommato farei un bilancio positivo: il feeling con la moto è sempre buono anche nei weekend in cui facciamo un po’ più fatica. La cosa importante è trovarsi sempre bene e riuscire a venire fuori anche da situazioni più complesse.

Sei stato protagonista di una partenza-sprint nei primissimi GP.

Secondo me abbiamo lavorato bene nei test prima dell’inizio della stagione. Siamo riusciti a capire di cosa avevamo bisogno per essere un po’ più competitivi e per colmare le mancanze dell’anno scorso. Direi un bel lavoro, siamo riusciti ad avere un buon feeling anche nei posti e nelle situazioni in cui l’anno scorso abbiamo fatto più fatica.

In alcune gare hai dovuto ‘rincorrere’ un po’ di più. C’è un motivo in particolare?

Forse per la situazione, o per le piste che magari non sono quelle in cui riesco ad esprimere al meglio il mio stile di guida. Ad esempio a Le Mans, salvo le qualifiche in cui non ero stato molto veloce, il passo era buono. Certo partendo 19° si fa abbastanza fatica…

Sei l’unico finora ad aver vinto più di una gara in Moto2, anzi ben tre!

Sicuramente è positivo, vuol dire che riusciamo ad essere spesso competitivi. Quello però che mi dà più fiducia è che siamo riusciti ad ottenere queste vittorie in piste che forse erano state difficili l’anno scorso, ero più in difficoltà. Anche al Mugello, nonostante la sfortuna, eravamo veloci… Vuol dire che siamo riusciti a trovare un buon compromesso in generale per quanto riguarda il pacchetto moto-stile di guida-preparazione del weekend.

Il Mugello è stato davvero un momento sfortunato. Come si riparte dopo questi episodi?

Bisogna tenere gli aspetti positivi: eravamo in lotta per il podio, eravamo competitivi. Purtroppo sono cose che possono succede nelle gare di moto, quindi bisogna farsene una ragione subito e concentrarsi per fare bene nella gara successiva.

Chi sono i maggiori rivali quest’anno? Oltre a Canet, con cui hai lottato direttamente nell’ultimo GP.

Sicuramente Ogura: è sempre tra i primi, salvo l’ultima gara in cui ha fatto un po’ più fatica. Ma è sempre competitivo, è sempre lì nella zona podio. Roberts poi sembra abbia trovato qualcosa, ha fatto un bel salto di qualità nelle ultime gare. Anche Tony [Arbolino], che quest’anno ha già vinto una gara. I due Ajo poi sono molto competitivi… In ogni gara può vincere qualcuno di diverso: siamo sempre tutti vicini, il divario tra un pilota e l’altro è minimo.

In cosa sei migliorato? Qual è invece il tuo ‘punto debole’?

Il fatto di riuscire a partire con una maggiore velocità nel weekend, ma è proprio su questo che ci manca ancora qualcosa. Siamo migliorati, ma bisogna ancora lavorarci: dobbiamo cercare di partire un po’ più forte e di essere più veloci sul giro secco.

Quali sono le aspettative per i prossimi GP al Sachsenring e ad Assen?

L’importante è mantenere il buon feeling e la tendenza positiva, quindi essere sempre in lotta per i primi cinque posti. Finire bene la prima metà di stagione aiuta a livello di fiducia, oltre a spingere a continuare ad allenarsi tanto durante la pausa, per essere ancora più preparati per la seconda parte.

S’è fatto più volte il tuo nome in ottica MotoGP. Cosa ne pensi?

Certamente fa piacere, vuol dire che stiamo facendo qualcosa di buono. Personalmente però non ne ho parlato, non so niente, e credo sia meglio rimanere concentrati sulla Moto2. È un anno importante, in cui stiamo facendo bene ed al momento dobbiamo pensare solo a questo.

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Foto: VR46 Racing Team

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