29 Settembre 2019

Supersport Magny Cours: Caricasulo vs Krummenacher, antipasto SBK 2020

Il britannico Kyle Smith scatta in pole nella WSSP600 con Federico Caricasulo e Randy Krummenacher che dalla seconda fila si giocano il Mondiale. Con vista sulla top class...

Supersport Caricasulo

Federico Caricasulo contro Randy Krummenacher: stessa squadra (Yamaha Evan Bros) e stesso obiettivo. Vincere il Mondiale Supersport e approdare in Superbike 2020 dalla porta principale. La decima sfida della categoria di mezzo è uno snodo importante per lo sprint di fine stagione: lo svizzero comanda la classifica con 10 punti di margine. Nella Superpole bagnata Federico Caricasulo ha ottenuto il quarto tempo, il rivale il sesto. In pole c’è il britannico Kyle Smith, pupillo (riconfermato) di Kawasaki Pedercini.

KRUMMI DOVE CORRERA’?

Federico Caricasulo si è già assicurato un posto in top class per la prossima stagione. Non c’è ancora l’annuncio, ma correrà con la Yamaha R1 della satellite GRT. Un’operazione fortemente voluta da Yamaha Europa, che ha il pieno supporto dello sponsor italiano Pata. Il futuro di Randy Krummenacher invece è ancora avvolto nella nebbia. Nel week end francese ha parlato a lungo con Denis Sacchetti, direttore sportivo di Go Eleven, formazione satellite Ducati orfana di Eugene Laverty. Ma nei giorni scorsi Krummi ha visitato il reparto corse di Ten Kate, in Olanda. Le trattative quindi sono ad ampio raggio, il problema sono i soldi. “Non pagherò per correre” ribadisce l’ex pilota GP, che in Superbike ha già gareggiato nel 2017 con Pedercini. “Parlo con tanti ma ancora non ho niente in mano. Intanto sono concentrato sull’obiettivo, cioè vincere il Mondiale. E’ il sogno di una vita, non posso fallire.”  

AYRTON BADOVINI IN PRIMA FILA

La gara Supersport parte alle 12:15, i giri da percorrere saranno 19. In prima fila scatta anche Ayrton Badovini, con l’altra Kawasaki di Pedercini Racing. E’ un’occasione d’oro per il pilota biellese, che oltre che con in compagno di squadra in pole dovrà giocarsela anche con il francese Jules Cluzel (Yamaha GMT94) particolarmente sensibile al “fattore campo”.

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