29 Settembre 2019

Superbike: Leon Camier settimo, questa Honda non va cosi male

L'ex campione BSB torna sulla Honda e centra il miglior risultato stagionale della CBR-RR. "Ma in quattro mesi non ci sono stati passi avanti"

Leon Camier, #FRAWorldSBK

Leon Camier rientra dopo quattro mesi di convalescenza e porta la Honda CBR-RR al settimo posto, miglior risultato di questa disastrata stagione Superbike. In precedenza il top era stato un ottavo posto sul bagnato a Misano, firmato da Yuki Takahashi, a 46 secondi dal vincitore. Nei 21 giri di gara 1 a Magny Cours (qui cronaca e risultati) il britannico ha limitato il passivo a 25 secondi. Sempre un abisso, ma un piccolo raggio di luce per una moto che ultimamente si era ancorata alle ultimisse posizioni.

“LA SPALLA NON E’ STATA UN PROBLEMA”

Leon Camier è già stato scaricato da Honda in prospettiva 2020, per cui è tornato a tutti i costi in pista per mettersi in mostra in modo datrovare un’alternativa.  A costo di mettere a repentaglio l’integrità dei tendini artificiali che gli sono stati impiantati nella spalla sinistra. Le conseguenze della caduta in Superpole a Imola non sono state banali. “Non riesco ancora a guidare come vorrei, ma non tanto a causa della spalla” ha raccontato Leon Camier, dopo aver risolto a suo favore il confronto diretto con Marco Melandri. “Ho sofferto alle mani, alle braccia e a tutti gli altri muscoli che non avevo avuto modo di usare per così tanto tempo. Ma ho guidato pulito, non ho fatto errori. Forse fosse stato bagnato avrei fatto meno fatica, e sarei potuto arrivare più avanti. Ho dato tutto. Il limite di questa moto è questo, fossi stato al top della condizione fisica non credo avrei potuto fare tanto meglio.”

NON CI SONO STATI PASSI AVANTI

La domanda più interessante è: quanto è cambiata la Honda CBR-RR nei quattro mesi d’assenza di Leon Camier? “Ho apprezzato qualche piccolo miglioramento a livello di ciclistica, anche l’accelerazione adesso è più consistente. Ma sono cose minori, più o meno ho ritrovato la stessa moto che avevo lasciato.” Honda evidentemente ha preferito lavorare in Giappone sul prototipo della super CBR-RR che vedremo l’anno prossimo, affidata a Alvaro Bautista e Takumi Takahashi. Lasciando il team satellite Moriwaki un pò abbandonato a se stesso.

Jonathan Rea, “In Testa”, la biografia – Clicca qui per acquistare on line

Foto: Diego De Col

Lascia un commento

1 commento

  1. marcogurrier_911 ha detto:

    bravi, in Tv si sono scordati- se non negli ultimi giri – de bel risultato (complice qualche caduta) di Leon in gara1.
    Speriamo raccolga altre soddisfazioni da qui alla fine, consentendo a lui di agguantare una buona sella ottica ‘20