1 Ottobre 2023

Superbike: Jonathan Rea “La Kawasaki diventa sempre più lenta”

Il 35enne nordirlandese commenta il terzo posto in gara 1 a Portimao: neanche sulla pista magica la Kawasaki è sufficiente per battere Bautista

Jonathan Rea, Superbike

Jonathan Rea è salito sul podio in gara 1 della Superbike a Portimao, ma senza sorridere. Gli sono pesati i sei secondi di distacco incassati dalla Ducati di Alvaro Bautista nei venti giri, e il fatto di non potersela più giocare neanche su una delle sue piste magiche. Ancora cinque corse e lascerà la Kawasaki: il matrimonio cominciato nel 2015 finirà senza alcun rimpianto. “Bautista sta vincendo con grande merito, la Ducati ha fatto un lavoro eccezionale, bisognerebbe essere ciechi per non riconoscerlo” è il tributo del sei volte iridato alla marca che ha appena festeggiato il titolo Costruttori. La marca di Akashi non è riuscita a reagire al cambio di marcia impresso alla Superbike dal potenziale della Panigale V4 R.

“Correre così è una sofferenza”

Nella prima sfida in Portogallo tutti i piloti in griglia hanno fatto la stessa scelta di pneumatici: SC1 (media) davanti e SC0 posteriore, cioè la soluzione più morbida disponibile in questo frangente. “Con le gomme fresche riesco a guidare la Superbike come voglio, infatti in qualifica siamo andati molto forte” riconosce Jonathan Rea. “Ma sulla lunga distanza è diverso, quando l’aderenza comincia a calare, l’elettronica diventa molto invasiva e perdiamo contatto, specie in accelerazione.” Dev’essere molto frustrante: avere la testa per stare davanti, e sotto il sedere una moto che più cala la gomma, più riduce le proprie prestazioni. “Nei primi giri ho cercato di guidare più dolcemente che potevamo, ma non c’è proprio niente da fare. Nelle ultime gare è stato sempre così: cambiano le piste, ma il nostro problema resta.”

Speranza sprint

Jonathan Rea ripone una piccola speranza nella Superpole Race. “Per soli dieci giri potremo andare sulla SCX (soluzione che non è disponibile per le gare lunghe, ndr) e forse potremo avvicinarsi. Ma temo che Bautista abbia in mano la tripletta, perchè in questo momento sono troppo superiori. Ho osservato bene Toprak Razgatlioglu, in gara 1 ha guidato in maniera fantastica. Ma pur spingendo costantemente al limite, neanche lui riesce ad arginare lo strapotere di Alvaro.” Nel 2024 il nordirlandese erediterà la Yamaha del pilota turco, per cui è un’affermazione poco consolante: neanche la R1, in questo momento, basta per sfidare Bautista. La speranza è che le evoluzioni che da Iwata hanno promesso per convincere Jonathan Rea a lasciare la Kawasaki, riescano a ribaltare la situazione.

Lascia un commento