30 Settembre 2023

Superbike Portimao: Bautista passa e va, Ducati Mondiale Costruttori

Alvarito esce dalla mischia e firma la vittoria 54 che vale il Mondiale Marche alla Ducati. Toprak solito leone ma non basta

Alvaro Bautista, Superbike

Gara 1 della Superbike a Portimao è cominciata coi fuochi artificiali. Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu hanno acceso le micce con sorpassi furibondi, ingabbiando nella mischia il leader Mondiale, Alvaro Bautista. Lo spettacolo è stato emozionante, finchè lo spagnolo ne ha avuto abbastanza. Dopo cinque dei venti giri, Alvarito ha messo la testa avanti e non c’è stato più verso. Rea, che alla seconda curva aveva toccato duro la Rossa, finendo fuori traiettoria, era riuscito a riagganciarsi, ma quando le gomme lo hanno mollato, è sparito dalla lotta, concludendo terzo. Toprak invece ha insistito, impiccato come mai. Ma la tenacia non basta quando ti trovi davanti un colosso così. Bautista ha vinto in carrozza, salendo a +52 punti nel Mondiale piloti. A questo punto la possibilità di battezzarlo a Portimao, con un round d’anticipo, è più concreta. Dovrà guadagnare altri dieci punti sul turco. Intanto Ducati si porta a casa il Costruttori.

L’incertezza è un’illusione

La qualifica aveva un pò rimescolato le carte, con Jonathan Rea in Superpole, Toprak in prima fila e Bautista in seconda. La situazione ha movimentato i primi passaggi, ma è stato tutto un fuoco di paglia. Quando Alvaro è riuscito a mettere la testa avanti, potendo scegliere le sue linee, per gli inseguitori è calata la notte. Toprak era leggermente più veloce nel saliscendi, ma uscendo come un missile dell’ultima curva Bautista nel dritto gli prendeva tre decimi ogni giro. Impossibile vincere, contro un binomio così. Il secondo iride di fila adesso è una formalità. Se Toprak finisce sempre secondo, la festa sarà rimandata a Jerez, a fine ottobre. Ma cambia niente.

Carl Fogarty fatti più in là

Piegati gli avversari di oggi, Alvaro Bautista sta mettendo in riga anche i colossi del passato. Ancora una vittoria e raggiungerà le 55 perle di Carl Fogarty, il ducatista più vincente di tutti i tempi. Il britannico però aveva debuttato a tempo pieno con la Rossa nel 1993 e l’aveva guidata fino ad inizio 2000, quando venne fermato bruscamente dall’infortunio di Phillip Island. In mezzo solo un anno di parentesi in Honda, con la quale aveva fallito il Mondiale ma aveva firmato quattro successi, arrivando a 99 in totale. Bautista ne ha centrate 54 in appena tre stagioni, capitalizzando anche dell’aggiunta della Superpole Race che ai tempi di Foggy non c’era. E quest’annata miracolosa non è ancora finita…

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