24 Dicembre 2023

Superbike: Flatrock, il Mondiale ha bisogno dell’orizzonte Usa

Nel 2025 sarà pronto un nuovo tracciato in Tennessee disegnato dal solito Hermann Tilke. Le derivate di serie non aspettano altro

FlatRock, Superbike

Nell’anno che sta per cominciare la Superbike avrà il baricentro quasi interamente europeo. L’unica tappa fuori dal vecchio continente sarà quella d’apertura a Phillip Island, in Australia, nell’ultimo week end di febbraio. I confini delle derivate dalla serie si sono drammaticamente ristretti nel volgere di pochi anni: nel 2019, tanto per fare un’esempio, il WorldSBK aveva proposto ben cinque round intercontinentali: Australia, Thailandia, Stati Uniti, Argentina e Qatar. Il promoter Dorna ha già promesso che nel 2025 il calendario tornerà ad espandersi. Una delle opzioni sul tavolo è il ritorno negli Stati Uniti. Stiamo parlando del mercato di moto sportive più grande del Mondo, quindi di un’opportunità che sarebbe estremamente ben accolta dai Costruttori impegnati nel Mondiale.

Un legame molto stretto

La Superbike ha gareggiato venti volte negli Stati Uniti. In tre circostanze ha fatto tappa sul tracciato di Brainerd, in Minnesota, nell’era pioneristica (1989-91). Successivamente il Mondiale è approdato a Laguna Seca, dove si sono svolte diciassette edizioni, l’ultima nel 2019. Il matrimonio è finito per le difficoltà economiche degli organizzatori locali, con strascico di contenziosi con il promoter Dorna. Ipotizzare un ritorno sull’ottovolante della California è abbastanza improbabile, anche se di recente Laguna Seca è stato ulteriormente ammodernato e ha cambiato gestione. L’opzione più concreta attualmente sul tavolo è Flatrock, un nuovo circuito attualmente in costruzione in Tennessee. Sarà ultimato a metà 2024, quindi potrebbe essere un valido candidato ad entrare nel calendario della stagione successiva.

Cattedrale nel deserto?

Il Tennessee, le cui città più importanti sono Nashville e Memphis, non è uno Stato ad alta vocazione motoristica, ma con la creazione di un impianto di queste dimensioni potrebbe diventarlo. Il progetto è in corso d’opera e sulla carta è impressionante. Il tracciato principale “Endurance” verrà adibito alle attività di test track per gliamatori misura 9,5 chilometri e presenta 34 curve. La configurazione Gran Prix invece è decisamente più ridotta: 4,2 chilometri. Il progetto è stato affidato al tedesco Hermann Tilke, che negli Usa ha già realizzato la pista di Austin, in Texas, che da anni ospita F1 e MotoGP. Nella foto d’apertura il pdf del progetto, con tutte le installazioni di servizio.

Focus MotoGP

L’intento dei proprietari è ottenere l’omologazione FIM del più alto livello, cioè quella che permette di ospitare anche la MotoGP. Espandere i confini negli Usa ovviamente è anche interesse della top class, sull’onda di quanto sta facendo la Formula 1 che vi corre ben tre GP. Ma partire con la Superbike sarebbe già un ottimo inizio.

Lascia un commento