Superbike, feeling Rinaldi-Motocorsa: “Ho capito perché Bassani era forte”
Rinaldi molto contento dell'esordio con il team Motocorsa, ha subito legato con la squadra e si è trovato bene sulla sua Panigale V4 R.
Si è girato poco oggi a Jerez, a causa delle condizioni non ideali, e Michael Ruben Rinaldi è quello che ha percorso più giri di tutti: 36. Secondo tempo in 1’40″034, a 197 millesimi da Remy Gardner. Conosce già la Ducati Panigale V4 R, quindi non ha dovuto fare grandi adattamenti, però debuttava con il team Motocorsa Racing e ha iniziato conoscerlo.
Superbike, test Jerez: il debutto di Rinaldi con Motocorsa
Il riminese è soddisfatto dei primi approcci avuti con la squadra di Lorenzo Mauri: “È andata bene. I ragazzi li ho conosciuti solo ieri, la situazione è bella e mi piace questo tipo di approccio alle gare. Tanta passione, tanta terra terra e anche tanta personalità. I ragazzi hanno lavorato benissimo, mi sono trovato bene da subito e infatti quando sono partito con la moto il feeling è stato grandioso immediatamente. Sono molto contento. Magari quando da un team ufficiale torni a uno privato alcune cose non sono uguali, però a livello tecnico mi sono trovato bene in pista. La moto è la sorella di quella del team ufficiale, Ducati dà a tutti la stessa moto“.
Mauri è molto coinvolto anche quando si tratta di sistemare la Panigale V4 R: “Alla fine è importante che la moto sia a posto al 100%. Lorenzo è stato pilota, quindi è molto metodico su certi aspetti e controlla molto il lavoro dei tecnici. Mi fa molto piacere, perché dà il cuore non solo come team manager“.
Che Ducati guida ora?
La sua Ducati non è esattamente uguale a quella che guidava nel team Aruba Racing: “Più o meno è uguale, cambia un po’ lo scarico e leggermente il comportamento in accelerazione. Niente di negativo o di positivo. Magari in un team indipendente ti aspetti qualcosa in meno, ma non c’è stato. Sono molto contento, ho una bellissima moto. Ora capisco perché Axel andava così forte, è una moto che non aveva nulla da invidiare alle nostre“.
Ha un materiale tecnico di ottimo livello e questo gli dà fiducia: “Ho avuto la conferma. Essendo nella squadra ufficiale, potevo parlare con Zambenedetti e mi aveva assicurato che la moto era al 95% uguale. Salendoci ho avuto un riscontro. L’obiettivo era verificare che le moto fossero due sorelle, siamo riusciti a fare questo lavoro con entrambe le moto. La cosa più importante è stata fatta. Su questo scarico non abbiamo la valvola, che ti permette di avere più freno motore. Ma domani ce l’avremo anche sul nostro Termignoni, a me serve più freno motore e sull’Akrapovic ce l’avevo. Axel non la utilizzava, il team è stato bravo a trovare una soluzione“.
Motocorsa ottima scelta per Rinaldi
Nel 2020 correva con la Ducati del team Go Eleven, dove aveva meno pressioni e ora si ritrova in un contesto simile: “La situazione è un po’ quella, anche se cambia perché ci sono altre persone. Si sta creando un clima bello comunque. Ci sono persone con tanta passione, c’è meno budget e si mette tutto sulla moto. Ti senti parte di un piccolo ma grande progetto, questa può essere un’arma vincente per dare qualcosa in più“.
:Rinaldi ha grandi motivazioni e sente di essere nel posto giusto per fare risultati “Quando dovevo decidere, ho avuto dubbi e ci ho pensato tanto. Vero che bisogna guardare anche al lato economico, però senza risultati dopo due-tre anni ti spegni dentro. Io con Mauri ho trovato la soluzione per poter salire su questa moto contento sia a livello tecnico sia economico. Così ho scelto di continuare a guidare una Ducati. Sono sicuro che io su una Ducati sono meglio che su qualsiasi altra moto“.
Foto: Motocorsa Racing
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