25 Dicembre 2023

Superbike: Alvaro Bautista non si ferma “Il numero 1? Niente pressione”

Alvaro Bautista alla soglia dei 40 anni inseguirà il tris Mondiale. Senza alcuna remora, consapevole di essere più forte di prima

Alvaro Bautista, Superbike

Alla soglia dei 40 anni Alvaro Bautista si lancerà alla conquista del terzo Mondiale Superbike consecutivo. Appassionati e addetti ai lavori considerano lo spagnolo il pilota da battere, ancora entusiasmati dall’impressionate sequenza di vittorie che ha sciorinato nelle ultime due stagioni letteralmente trionfali. Nel campionato di quest’anno ha firmato 27 vittorie salendo in 31 occasioni sul podio, sulla distanza complessiva di 36 gare. Un bottino impressionante, fuori portata per chiunque, anche per un Toprak Razgatlioglu velocissimo e anche assai consistente: il turco ha mancato il podio soltanto in tre circostanze, una delle quali causa cedimento della gomma posteriore a Most. Con la Yamaha continuamente surclassata dal missile Ducati, l’inseguitore più di cosi proprio non poteva fare. La supremazia di Alvarito rischia di essere scalfita dalle regole tecniche ’24?

Un peso sulle spalle

Finora se n’è parlato poco, ma la svolta regolamentare che scatterà fin dalla prossima stagione rischia di scombinare le gerarchie che per due anni sono sembrate scolpite nella roccia. Per la norma sul peso combinato pilota-moto, Alvaro Bautista dovrà portarsi dietro il pesante fardello di sei chili di zavorra, che la Ducati sta studiando dove collocare a bordo del veicolo per minimizzare gli effetti. Sei chili sono tantissimi, considerando che le Case spendono somme ingenti per limare qualche etto. Il peso in più inciderà sulla maneggevolezza e sul consumo delle gomme, arte di cui Bautista è maestro. Non solo i soliti avversari Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu non avranno alcuna zavorra, ma non ce l’avranno neanche quasi tutti gli altri piloti satellite Ducati. Andrea Iannone, per dirne uno, correrà 36 gare con sei chili in meno rispetto a Bautista. E’ difficile prevedere l’impatto, ma sicuramente non sarà modesto.

Nessuna pressione

In attesa di riprendere il lavoro in pista, il 24-25 gennaio a Jerez, Alvaro Bautista si sta godendo il meritato riposo, reduce dal bagno di folla della festa Ducati a Bologna (nella foto). “Ho scelto di correre con il numero 1 perchè tutti sanno che questo è il simbolo del primato” puntualizza il madrileno. “Tanti campioni del Mondo preferiscono restare fedeli al loro numero tradizionale ma io non avevo alcuna remora. Ero convintissimo delle mie possibilità, sono partito senza pressione perchè ho cercato di dimenticare in fretta com’era andato il 2022. Ogni Mondiale ha la sua storia. Vincere un titolo è difficilissimo, ripetersi anche di più. Infatti la battaglia con Toprak è stata durissima. L’anno prima c’era anche Rea in mezzo, per cui non vincere non implicava per forza perdere tanti punti. Invece quando sei da solo con un unico rivale, ogni sconfitta pesa. Io non potevo permetterlo, perchè Toprak è un osso duro.”

“Rea e Toprak veloci da subito”

Dei Magnifici Tre solo Alvaro Bautista ripartirà dalle certezze di una Superbike senza pecche come Ducati Panigale e del pieno supporto del Reparto Corse. “Jonathan Rea e Toprak Razgatlioglu hanno cambiato aria convinti di poter alzare il livello” precisa il campione in carica. “Rea in Yamaha troverà una base molto solida, nei primi test è andato molto forte e me lo aspetto velocissimo fin dalla prima gara. Ma anche Toprak andando in BMW non ha fatto un salto nel buio, sono convinto che anche lui andrà forte, molto forte.” La concorrenza Superbike cresce, ma il numero 1 ce l’ha ancora addosso Bautista: provate a portarglielo via, se riuscite…

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