13 Luglio 2014

Superbike Laguna Seca Gara 2: Sykes dopo tre partenze

Due bandiere rosse, tanti incidenti e colpi di scena

Due bandiere rosse, tre partenze, un numero indecifrabile di colpi di scena, un pilota in fuga.. mondiale. Una rocambolesca Gara 2 del Mondiale Superbike al ‘Mazda Raceway’ di Laguna Seca ha visto Tom Sykes assicurarsi l’ottava vittoria stagionale, la 22esima in carriera nella serie iridata ed una seria ipoteca per il “bis” iridato. Sfruttando le tre partenze e, proprio all’ultimo via, l’uscita di scena di Marco Melandri per una scivolata al termine del secondo giro, “The Grinner” ha gestito al meglio la propria Kawasaki Ninja ZX-10R #1 in una gara “sprint” articolata sulla distanza di soli sette giri. Terzo in Gara 1 preceduto dalle due Aprilia RSV4 Factory ufficialmente schierate dalla casa di Noale, in questa seconda manche Sykes è rimasto sempre in lizza per la vittoria: leader al primo via(seppur con soli 96/1000 di margine su Melandri), a stretto contatto del ravennate alla ripartenza, in trionfo al terzo e decisivo start davanti a Sylvain Guintoli e Jonathan Rea, con quest’ordine a completare il podio.

Sykes è uscito a testa alta senza commettere errori in queste tre partenze dovute all’esposizione di due distinte bandiere rosse: la prima per un contatto tra Alex Lowes e Loris Baz al “Corkscrew” con conseguenze brutto volo del Campione British Superbike in carica (in stampelle, ma OK senza fratture al seguito), la seconda per uno spaventoso incidente all’uscita dell’ultima curva da parte di Sylvain Barrier, al centro medico per accertamenti seppur cosciente e senza accusare particolari conseguenze. Rispettata la procedura “Quick Restart”, il terzo via aveva proiettato nuovamente Melandri in testa, ma una scivolata all’ultima curva proprio alla conclusione del secondo giro ha spalancato le porte al Campione del Mondo in carica, sempre più leader incontrastato del campionato con 44 punti di margine su Guintoli, addirittura 64 nei confronti di Rea.

Giù dal podio viene premiato con un buon quarto posto Eugene Laverty (Suzuki GSX-R 1000 del team Crescent) seguito da Toni Elias e Loris Baz, senza nessuna Ducati al traguardo: Chaz Davies non ha ricevuto il via libera dai medici per correre dopo il pauroso highside di Gara 1, Niccolò Canepa (classe “EVO”) si è fermato subito al terzo start, a terra per una scivolata in pieno “Cavatappi” nel corso del terzo giro Davide Giugliano con il podio nel mirino. Senza di loro i protagonisti della classe “EVO” hanno così scalato posizioni importanti nell’ordine d’arrivo sancendo una nuova doppietta del Team Bimota Alstare con Ayrton Badovini (8°) e Christian Iddon (9°) in trionfo.

Aspettando l’avvenuta (o meno) omologazione della Bimota BB3, la vittoria viene così assegnata nuovamente a David Salom (Kawasaki Provec) con il nostro Alessandro Andreozzi (Kawasaki Pedercini) 2° di classe a precedere persino la MV Agusta F4 RR ufficiale orfana dell’infortunato Claudio Corti e, per l’occasione, affidata a Leon Camier. Con questi verdetti il Mondiale Superbike tornerà in azione soltanto il prossimo mese di settembre a Jerez de la Frontera e con Tom Sykes sempre più vicino al secondo titolo in carriera.

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