5 Ottobre 2011

Superbike: Jonathan Rea “Penso già a Portimao”

Magny Cours amara per il pilota Castrol Honda

Jonathan Rea ed il Team Castrol Honda escono a mani vuote dal round di Magny-Cours, il penultimo della stagione 2011 World Superbike, disputato lo scorso fine settimana. Il doppio “zero” amaramente ottenuto al termine delle due gare domenicali è il peggior epilogo possibile per il nord-irlandese, soprattutto alla luce della fantastica Superpole ottenuta nella giornata precedente. Gara 1 è iniziata sotto una cattiva stella per “Johnny”, il quale è stato sfortunato autore di un movimento sulla griglia di partenza prima dello spegnimento del semaforo (ritenuto inizialmente, ed erroneamente, dallo stesso pilota una falsa partenza), che gli ha compromesso lo start e lo ha gettato nella mischia dei piloti che seguivano.

A causa di ciò Rea ha perso la concentrazione ed alla fine del quarto passaggio, alla variante che conduce sul rettilineo d’arrivo, è finito sopra l’alto cordolo interno nel cambio di direzione, cadendo poi nel tentativo di chiudere comunque la traiettoria.

“Non è certo ciò che ci saremmo aspettati”, dichiara Jonathan Rea. “Eravamo certi di poterci rifare dopo il problema tecnico subito in gara 2 ad Imola. In parte lo abbiamo fatto ieri in Superpole, purtroppo però in gara è andata diversamente. Nella prima manche, non lo nascondo, ho perso il ritmo per quella che mi era sembrata una partenza anticipata. Poi abbiamo scoperto, una volta guardata la telemetria, che non è andata così, è stato solo un leggero movimento, che in ogni caso mi ha rovinato la partenza. Mi sono trovato così in mezzo al gruppo, ho perso la concentrazione e sono finito sul cordolo all’ultima chicane.”

Deciso a non ripetere gli stessi errori in gara 2, il giovane britannico ha compiuto un’ottima partenza ed ha condotto in testa i primi sette giri della corsa. Una volta persa la leadership da Eugene Laverty, Rea è stato sopravanzato anche dal Campione del Mondo Carlos Checa, ritrovandosi terzo. Il colpo letale però gli è stato dato dal sensore dell’albero a camme difettoso, che lo ha costretto al ritiro.

“Sono rimasto in testa, in gara due, per un bel po’ di giri, e tutto sembrava andare per il meglio. Poi sono stato passato da Eugene (Laverty) e subito dopo Carlos (Checa) si è fatto sotto. La mia idea era di seguire Carlos, per poter tornare agevolemente su Eugene, ma purtroppo un banale problema elettronico non ci ha permesso di fare questo. Chiaramente il non aver concluso entrambe le gare è frustrante, sia per me che per la squadra. Ora si va a Portimao, una pista che amo e sulla quale abbiamo fatto bene in passato. Non dobbiamo demoralizzarci, perché abbiamo ora la competitività necessaria per poter puntare in alto, in qualsiasi occasione, perciò anche in Portogallo io darò il massimo.”

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