5 Dicembre 2011

Superbike: Crescent Suzuki? Si aspetta John Hopkins

Primo test "mondiale" a Portimao con Camier e Seeley

C’era grande attesa e legittima curiosità nei recenti test del Mondiale Superbike all’Autodromo Internacional do Algarve di Portimao verso il team Crescent Suzuki, nuova formazione di riferimento di Hamamatsu nel WSB di provenienza BSB, dove ha raccolto due titoli (2003 e 2004 con John Reynolds), sfiorando il traguardo finale nell’ultimo biennio con Tommy Hill (2010) e John Hopkins (2° per soli 2 punti e 6 millesimi quest’anno).

Nonostante una grande esperienza con la GSX-R 1000 ed un legame consolidato con Suzuki Japan, per la compagine di Paul Denning diretta da Jack Valentine la tre-giorni di attività in Algarve ha riservato qualche problema di troppo. Con John Hopkins in infermeria per la recente operazione al dito medio della mano destra infortunato nella comparsata in MotoGP a Brno, oltre al nuovo acquisto Leon Camier “Big Jack” Valentine ha deciso di affidare la seconda Gixxer ad Alastair Seeley, 5 vittorie all’attivo alla North West 200, pilota Suzuki nel Regno Unito con il TAS Racing riuscendo a vincere due titoli in tre anni (Superstock 1000 nel 2009, Supersport quest’anno, 6° con un’affermazione a Brands Hatch nel BSB 2010).

Il 32enne pilota nordirlandese, atteso alla riconferma in TAS Suzuki per il British Superbike 2012, si è concentrato su tutte le prove di “sviluppo” in materia di elettronica (nuova centralina MoTeC), motore (preparato da Yoshimura), lasciando a Camier il compito di trovare il feeling con la Suzuki dopo anni di Ducati, Honda, Yamaha e Aprilia tra campionato britannico e mondiale. “Shafter” ha incontrato delle difficoltà nel Day-1 dovuto a dei problemi al freno anteriore (prontamente risolti dal partner tecnico Brembo), riuscendo a limare il gap ad 1″ con gomme da gara da Eugene Laverty (Aprilia ufficiale) nella conclusiva giornata di attività. Sui stessi riferimenti un positivo Seeley, abile a staccare un buon 1’43″5 all’esordio a Portimao, il tutto con una messa a punto di base studiata da Crescent Suzuki secondo la storica “banca-dati” (in Algarve soltanto un test all’attivo nel gennaio 2010 con Yukio Kagayama).

Insomma, tanto lavoro in attesa di John Hopkins, abile ed arruolato soltanto per il prossimo mese di gennaio. “Nonostante qualche battuta d’arresto siamo riusciti a lavorare bene in questo primo test“, ha dichiarato Jack Valentine, Team Manager Crescent Suzuki. “C’è una bella atmosfera in squadra, abbiamo lavorato molto con Yoshimura ed in questo momento cerchiamo di guardare gli aspetti positivi. Purtroppo l’inizio dei test è stato piuttosto frustrante soprattutto per Leon: ha incontrato dei problemi ai freni, ma quando siamo tornati alla messa a punto di base è riuscito a viaggiare su buoni tempi. Dopo 120 giri l’1’43″7 non è male, anche Alastair (Seeley) ha lavorato molto bene con un significativo 1’43″5 con gomme da qualifiche. Adesso con Yoshimura e MoTeC abbiamo tanti dati sui quali riflettere e lavorare per i prossimi test“.

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