1 Dicembre 2011

Superbike: BMW Motorrad Italia, tante novità a Portimao

Ottimi tempi per Badovini, Fabrizio migliora

Il team BMW Motorrad Italia comincia nel migliore dei modi il percorso di avvicinamento alla stagione 2012, la seconda per la squadra diretta da Serafino Foti nel Mondiale Superbike. All’Autodromo do Algarve di Portimão la squadra è scesa in pista per una tre giorni di test che ha avuto la sua conclusione ieri, ricavando preziose informazioni riguardo alle nuove componenti sviluppate direttamente dal team, che riguardano la ciclistica della S1000RR versione 2012 (tra cui un nuovo forcellone, link e piastre di sterzo). “Ci siamo concentrati sulle nuove componenti” ammette Serafino Foti, “che abbiamo sviluppato in base ai dati di quest’anno, lavorando sulle aree critiche riscontrate. Nel complesso sembra che tutto vada positivamente. E’ chiaro che tre giorni di test non sono sufficienti per definire la configurazione della moto 2012, però direi che siamo abbastanza soddisfatti in quanto sembra andare già meglio della versione 2011.” I risultati in pista si sono comunque visti, con Ayrton Badovini capace di girare su ottimi tempi, sullo stesso livello dei piloti Motorrad Motorsport Haslam e Melandri. Il pilota biellese ha ottenuto un miglior riferimento di 1’43.1 con gomme da gara e di 1’42.5 con coperture da qualifica. “E’ stato amore a prima vista! Con la nuova moto mi sono sentito subito a mio agio, è facile e mi piace parecchio” commenta Ayrton Badovini. “In questi primi test abbiamo lavorato accuratamente sul bilanciamento ed abbiamo provato delle nuove soluzioni di ciclistica ed elettronica. Il risultato è stato positivo infatti siamo sempre stati in linea con i migliori e questo è di buon auspicio per la prossima stagione nella quale vogliamo raccogliere i frutti del lavoro svolto sinora. La squadra ha lavorato benissimo sia a casa sia qui e il risultato si vede “. Per Michel Fabrizio invece si è trattato di un ulteriore passo in avanti nella scoperta della 4 cilindri tedesca. Il pilota romano non è quindi andato a cercare il riferimento cronometrico (nonostante i buoni tempi di 1’39.9 con gomme da gara e 1’39.3 con coperture da qualifica), puntando invece a migliorare il feeling in sella e provando diverse soluzioni a livello di set-up. “Abbiamo provato tutto quello che c’era da provare” dichiara Michel Fabrizio, “per ‘cucirmi’ la moto addosso, senza pensare troppo ai tempi. In particolare ci siamo concentrati sulle sospensioni, forcelle e forcellone, e la moto ha sempre risposto come ci aspettavamo. Nel complesso la moto mi piace, non ho cercato il tempo, infatti in questo test ho preferito concentrarmi soprattutto sulla conoscenza della moto”.

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