11 Dicembre 2022

Valentino Rossi nell’inferno veloce di Bathurst sulla scia di Bayliss e Stoner

Valentino Rossi atteso al via della 12 ore di Bathurst: sul pazzesco tracciato di Mount Panorama tanti illustri motociclisti hanno corso in passato nelle gare a 4 ruote...

Valentino Rossi a Bathurst sulla scia di Bayliss, Stoner & co.

Con buone probabilità nel fine settimana del 3-5 febbraio prossimi Valentino Rossi sarà la guest star della 12 ore di Bathurst, atto inaugurale della stagione 2023 dell’Intercontinental GT Challenge. Non da meno, una delle gare più adrenaliniche e pazzesche del Gran Turismo internazionale. La notizia, fatta trapelare ad arte dagli organizzatori ed anticipata in questi giorni dai media australiani, riporta d’attualità una prolungata tradizione di motociclisti ritrovatisi a correre sull’iconico tracciato del Nuovo Galles del Sud. Una pista semplicemente… pazzesca. Folle, vecchio stile e dove correre, che sia a due (un tempo…) o quattro ruote, rappresenta un vero e proprio godimento. Quello che potrebbe (dovrebbe) sperimentare il 9 volte Campione del Mondo ad inizio febbraio, iniziando una nuova carriera da pilota professionista a tutti gli effetti di automobilismo.

VALENTINO ROSSI NEL GT

Come risaputo, una volta appeso il casco al chiodo da motociclista attivamente impegnato in MotoGP, Valentino Rossi ha intrapreso una nuova vita da pilota di auto. Con il pluri-decorato Team WRT ha disputato (con alterne fortune) l’intera stagione 2022 del GT World Challenge Europe negli eventi della Sprint ed Endurance Cup, affrontando con la distintiva (e non potrebbe esser altrimenti…) gialla Audi R8 LMS GT3 #46 anche la gara regina per vetture Gran Turismo rappresentata dalla 24 ore di Spa Francorchamps. Rossi ha già rinnovato il suo sodalizio con la compagine di Vincent Vosse per il 2023 con un impegno analogo: GTWC, più qualche ulteriore gara Endurance internazionale. Oltretutto, passando da Audi a BMW, con l’investitura di pilota ufficiale della casa dell’Elica.

BMW UFFICIALE PER VALENTINO ROSSI

Il Team WRT dal 2023 passerà proprio a BMW in qualità di squadra di riferimento del GTWC e IGTC con due fiammanti M4 GT3, preparandosi ad un 2024 che vedrà la struttura di Vincent Vosse al via del FIA WEC con la nuova M Hybrid V8 LMDh Hypercar. In virtù di questo accordo, Rossi rientra tra i piloti ufficiali BMW Motorsport, avendo già avuto modo di provare la M4 GT3 in un test a Barcellona.

IMPEGNO A BATHURST

BMW Team WRT ha confermato l’impegno ad alcuni selezionati eventi dell’Intercontinental GT Challenge 2023 con due M4 GT3, cominciando proprio dalla Bathurst 12 Hour. Scontato pertanto, oltretutto per conferme “ufficiose” diffuse dagli organizzatori, di vedere Valentino Rossi in azione sui saliscendi di Mount Panorama. Come detto, un impianto fuori dal comune, dove sbagliare e finire contro i muretti è un attimo. Ne sanno qualcosa alcuni motociclisti suoi illustri predecessori, in azione nel corso degli anni a Bathurst, vivendo qualche emozione e, in alcuni casi, botti spaventosi.

GREGG HANSFORD IRRAGGIUNGIBILE

Parlando di ex-motociclisti in gara sul circuito dei Monti Azzurri, non si può non iniziare da Gregg Hansford. Più volte contendente al titolo della defunta classe 350cc con 10 Gran Premi vinti in carriera nel Motomondiale, il compianto motociclista australiano è tuttora l’unico ad esser riuscito a vincere a Bathurst a due e quattro ruote. Tra le moto nei suoi esordi del Campionato australiano 500cc 1973, in auto proprio la 12 ore di Bathurst a 21 anni di distanza: nel 1994 con la Mazda RX-7 ufficiale del team BP Mazda Motorsport in equipaggio con Neil Crompton. Ancor prima, nel 1993 si impose alla 1000km.

L’ESPERIENZA DI TROY BAYLISS

Chi vinse a Bathurst la sua prima gara motociclistica in carriera risponde al nome di Troy Bayliss, il quale ci riprovò poi a 4 ruote nel 2009. Con la Holden Commodore del Paul Morris Motorsport si schierò al via della 1000km, ma finì a muro al 59° dei 161 giri previsti di gara, il suo primo effettuato nell’arco della contesa.

IN AZIONE A BATHURST ANCHE CASEY STONER

Chi ha tentato l’avventura nel V8 Supercars di fatto 10 anni or sono era stato Casey Stoner, nello specifico nella Dunlop Development Series, propedeutica alla serie maggiore. Con una Holden Commodore vestita Red Bull del pluri-decorato team Triple Eight a Bathurst, prima di un contatto ravvicinato del terzo tipo con i muretti, era in piena corsa per la top-5, traguardo raggiunto in una pregressa gara di quella sua fugace esperienza a 4 ruote.

ALTRE LEGGENDE DEL MOTOCICLISMO AL VIA

Altri nomi altisonanti del motociclismo hanno avuto modo di correre a Bathurst. Da Graeme Crosby a Daryl Beattie, passando soprattutto per Wayne Gardner. L’iridato 500cc 1987 corse da ufficiale Holden salendo a più riprese sul podio alla Bathurst 1000, riuscendo addirittura ad assicurarsi una pole position, ma mai la vittoria.

KEVIN SCHWANTZ NELLA NASCAR

Curioso anche il precedente di Kevin Schwantz, il quale corse a Bathurst nella gara-esibizione per vetture NASCAR, manco a dirlo con una Stock Car vestita con i colori PEPSI ed il numero 34. Mancò il podio nel 1996, ma nella seconda manche riuscì persino ad ottenere un piazzamento nella top-5.

MISSIONE LE MANS PER VALENTINO ROSSI

Per Valentino Rossi la partecipazione alla 12 ore di Bathurst rappresenterebbe una bella esperienza nella sua nuova realtà da pilota (a tutti gli effetti professionista ed ufficiale BMW Motorsport) di auto. Cullando il sogno 24 ore di Le Mans per il 2024, con la M Hybrid V8, anche in questa circostanza emulando le gesta di alcuni motociclisti suoi predecessori. Lo stesso Wayne Gardner, John Surtees, Johnny Cecotto e Kunimitsu Takahashi (altri due che hanno corso a Mount Panorama) e, nel 2021, l’emozionante e ricca di significati partecipazione di Takuma Aoki.

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