8 Maggio 2023

JuniorGP: Nicola Carraro, primo centro Moto3 “Il Mondiale ti sblocca”

Nicola Carraro in trionfo nel primo round JuniorGP a Estoril. Il miglior inizio possibile per chi ha un chiaro obiettivo: l'intervista.

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Non è un volto nuovo del JuniorGP, ma non è mai andato così bene. Nicola Carraro, al ritorno nel Mondialino con i colori del Aspar Team, s’è preso una bellissima vittoria nel primo round stagionale a Estoril. Sono serviti un’intensa battaglia, la linea del traguardo ed appena due millesimi di margine per regalare il primo sorriso al 20enne pilota padovano (21 anni il prossimo 21 maggio). Dopo la mezza stagione complessa nel Mondiale Moto3, subentrato in corsa a Bertelle infortunato, Carraro sta sfruttando tutta l’esperienza accumulata per emergere in JuniorGP. Siamo riusciti a raggiungerlo per farci raccontare tutta la soddisfazione del primo acuto del 2023 e non solo: la nostra intervista.

Nicola Carraro, debutto stagionale con vittoria! Raccontaci la tua gara.

Ero partito abbastanza bene, solo che Piqueras è stato molto forte ed è riuscito a riprendermi, trainandosi dietro tutto il gruppo. Prima della bandiera rossa quindi s’era formato un gruppone e ho provato un po’ a gestire. Mi è però caduto davanti Almansa e lì s’è creato un buco, quindi ho dovuto cercare di recuperare, ma hanno dato bandiera rossa. Ho stressato anche per bene la gomma in quel giro, avevo visto Piqueras distante e quindi ho spinto molto per andare a riprenderlo, anche se poi non è servito.

Gara quindi fermata, poi si riparte.

Una “sprint race”, visto che erano solo cinque giri! Ma due giri prima della bandiera a scacchi avevo provato a mettermi dietro a Piqueras per vedere se nel dritto riuscivo a passarlo. Ho visto che ce l’avevo fatta, ma non di tanto! Però mi sono detto che in teoria poteva funzionare. Pensando al campionato, che è l’obiettivo, anche il secondo posto andava bene, evitando quindi il rischio di stendermi. Ma avevo fatto un tentativo nei due giri, quindi mi sono detto “Ma sì, proviamo e vediamo se funziona!” Sono uscito abbastanza bene, mi sono messo in carena ed ero dietro in scia. Lui si è spostato a destra, io invece ho continuato dritto.

Nicola Carraro, un trionfo per soli due millesimi sul traguardo!

L’anno scorso nell’Italiano a Misano è stato peggio, ho vinto per 0 millesimi! Ormai sono uno specialista.

Quali sono state le sensazioni appena ti sei accorto che avevi vinto?

Ero contentissimo! Con tutto quello che abbiamo passato anche l’anno scorso, era da tanto tempo che non succedeva qualcosa di così importante, così speciale. Questo mi motiva molto! Ovviamente il team ha fatto una moto incredibile, stanno lavorando un sacco dalla mattina alla sera. Lo dico sempre che lavorano troppo! [risata]

Nicola Carraro, quest’anno sei in Aspar Team: come ti trovi?

Sergio Gadea, che ringrazio tantissimo, ed anche Nico Terol sono un po’ i nostri psicologi, io almeno li vedo così. Ci tengono calmi, ci insegnano come gestirci… Hanno un’esperienza incredibile e sono stati molto d’aiuto. In generale parliamo comunque di una famiglia: ci vediamo ogni 15-20 giorni, andiamo a Valencia e facciamo un po’ di stage, come lo chiamiamo noi. Degli appuntamenti in cui andiamo a girare con le mini flat, oppure le 190. Non è importante la moto, ma l’insieme del team, con chiaramente un po’ di competitività tra di noi, che fa sempre bene.

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Com’è stato il cambio dopo la tua mezza stagione mondiale?

Io sono sempre lo stesso pilota, però chiaramente nel Mondiale ho fatto fatica. Conoscevo solo due circuiti, ovvero Misano, in cui sono caduto, e Valencia, in cui ho chiuso 16°, il mio miglior risultato con anche il passaggio in Q2. Non da sottovalutare. Io poi sono arrivato a metà stagione, con tutti gli altri piloti carichi al massimo. Invece io ero la new entry con piste nuove, moto e team nuovi, anche il casco, la tuta, i guanti! Ero un po’ preso così.

Quanto ti sta aiutando quell’esperienza?

Direi che è proprio grazie all’esperienza mondiale che sono riuscito a fare bene questa gara. Ti sblocca la mentalità ma anche il modo di guidare, vai il doppio… Sto riutilizzando adesso tutto quello che ho imparato l’anno scorso.

Adesso riparti dalla Moto3 Junior, iniziando il vero adattamento nei test pre-campionato.

Abbiamo fatto quattro test prima di cominciare, due a Valencia e due a Estoril. In Aspar sono anche molto bravi a capire come guida il pilota e quindi come va impostata la moto.

Nicola Carraro, ti sei già trovato dei difetti su cui devi lavorare?

Devo imparare a stare calmo. Ad esempio, in qualifica mi sono innervosito per la terza posizione! Ero primo nei test, nelle prove libere… Là mi sono agitato, poi per 70 millesimi! Ma ho sbagliato io, ho tirato tutto il gruppo ed è andata così. Non era male, però avevo fatto sempre bene e poi mi sono visto 3°… A parte questo però non mi vedo tanti difetti per ora.

E punti forti invece?

Al momento non lo so! O forse il fatto che rischio di più nelle prove libere o in qualifica e meno in gara. Riesco a tenermi sempre quel 2% di margine, secondo me è una cosa buona. Altrimenti si rischia un incidente tipo quello di Almansa… Meglio stare un po’ più tranquillo. Questo però nelle piste in cui vai un po’ più forte, vedremo nelle prossime piste.

Ti ha dato una mano anche il podio nel CIV Moto3 proprio il weekend prima del JuniorGP?

Devo dire però che mi ha fatto strano, nell’Italiano ho fatto un po’ più di fatica. Gara 1 anzi mi sono proprio steso e non me l’aspettavo, in Gara 2 invece sono stato un po’ più tranquillo e ho fatto terzo alla fine di una bella battaglia con Lunetta. Ma perché quando lui s’è buttato a vita persa all’ultima curva mi sono detto “Vai pure, non importa, non chiudo perché ci vediamo a Estoril e io punto su quello”. Quando corri certo dai sempre il 100%, però in Gara 2 abbiamo preso 14 secondi da Perez, alla sua prima gara con quella moto… A Misano sono tanti, quasi un secondo a giro! Mi ha fatto un po’ strano. Lunetta aveva fatto la pole, io e lui siamo due top riders del JuniorGP, nell’Italiano abbiamo preso tutto quello svantaggio. Secondo me c’è qualcosa da capire.

Sul lato tecnico comunque ci sono parecchie differenze tra i due campionati.

Un motore completamente diverso e di conseguenza uno stile di guida diverso. L’Italiano alla fine lo utilizziamo come allenamento, anche perché comunque salterò le ultime due gare per correre a Valencia in JuniorGP.

Nicola Carraro, quali sono quindi gli obiettivi?

Punto più a far crescere il team Pos [SM Pos Corse, ndr], soprattutto a regalargli più podi e magari vittorie possibili. Se lo meritano, per me sono il top team della Moto3 nel CIV!

Per il team, ma sono anche soddisfazioni personali, no?

Sono sempre podi, un trofeo non fa mai male!

Tornando al JuniorGP, come vedi il prossimo round a Valencia?

Ovviamente l’obiettivo è continuare così, ma l’importante è stare davanti sempre e tenere un buon ritmo.

Ti piace il circuito?

Mi piace, ci abbiamo fatto i test e sono pure scivolato… Ma non importa, era tutto nuovo: loro dovevano capire me e io dovevo capire la moto. In ogni caso però abbiamo girato forte e sono molto fiducioso, secondo me andrà bene. Darò il massimo per essere lì davanti.

Chi vedi come piloti da osservare quest’anno?

Secondo me quest’anno un pilota molto forte è Lunetta. Siamo anche molto amici, ma va davvero forte! Mi ha stupito Morosi, siamo stati compagni di squadra nel 2020 ed anche lui è cresciuto molto. Secondo in griglia, non so perché in gara sia finito un po’ più indietro. Poi anche Bartolini, ma più in generale ci sono tanti italiani che vanno forte. C’è anche Piqueras, che sta andando molto forte anche in Rookies Cup. Per ora questi, poi ovviamente ne sbucano fuori sempre di più: non mancheranno le sorprese.

Foto: Manu Tormo/Aspar Team