23 Ottobre 2023

Moto3, Alessandro Morosi “Ho quasi ritrovato il mio livello”

Alessandro Morosi si aspettava una ripartenza diversa: non è stato fortunato, ma ha comunque limitato i danni. L'intervista.

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Non è stata la ripartenza che si aspettava, ma alla fine ha salvato la situazione. Alessandro Morosi aveva ben altri programmi dopo i test svolti proprio ad Aragon, ma una volta iniziato il weekend Moto3 in JuniorGP sono arrivati i problemi poi “magicamente” risolti (nel vero senso della parola) sabato mattina. Ha mancato la Q2 di poco ed in gara, dopo una brutta partenza, Morosi ha dato vita ad una rimonta che ha permesso di portare a casa qualche punto. L’alfiere Eagle-1 rimanda il discorso a Valencia, dove spera di rifarsi per completare al meglio il 2023, per poi iniziare a pensare al suo futuro. Abbiamo avuto modo di sentirlo per farci spiegare cos’è successo al MotorLand, la nostra intervista.

Alessandro Morosi, raccontaci il tuo round JuniorGP ad Aragon.

È stato un po’ difficile. Alla fine dei test dopo la pausa eravamo contenti, eravamo riusciti sia a girare forte che a sistemare la moto. Io poi ho sempre fatto fatica su quella pista, ci vuole uno stile di guida molto differente dal mio, ma ero contento di com’ero riuscito a girare nei test e mi avviato al weekend di gara già con una nota positiva. Il problema però è che già dal giovedì mattina la moto, con lo stesso setting dei test, non stava in strada e non ho chiuso un giro completo.

Come mai, cos’è successo?

Continuava a saltare tutta la parte anteriore. Abbiamo quindi iniziato a fare modifiche su modifiche, lavorando su forcelle e mono, ma non cambiava niente. Il venerdì pomeriggio, dopo aver provato veramente di tutto, abbiamo smontato le forcelle. Dopo i test le avevamo fatte revisionare, quindi abbiamo riaperto per vedere se tutto era a posto. Sembrava tutto messo bene, quindi hanno rimesso esattamente tutto come prima: sabato mattina la moto ha iniziato a funzionare!

Un pizzico di magia e inizia il tuo weekend!

Ma non sappiamo davvero spiegarci perché. Forse qualcosina non era stata rimessa perfettamente… Ma è un’ipotesi, non ne abbiamo idea. Questa mi mancava! Sabato mattina finalmente abbiamo iniziato a girare e sono rimasto fuori dalla Q2 per circa un decimo. Era appena il mio primo vero turno e sono riuscito a girare anche forte, ne eravamo anche contenti. Nel turno del pomeriggio le temperature si sono alzate molto, ho fatto anche qualche errore e non sono riuscito a passare in Q2 [primo degli esclusi, ndr], quindi siamo partiti molto indietro.

Eri 19°, ma hai guadagnato qualche casella con le sanzioni.

Sono partito un po’ più avanti [16°], ne hanno sanzionati davvero tanti. Non avendo girato nei primi due giorni non ho avuto neanche il dubbio. Mi sa che a Valencia ci penso un attimo, vediamo se mi conviene fare le libere! [risata]

Alessandro Morosi, tocca poi alla gara unica.

Già ero indietro, poi ho sbagliato pure la partenza e mi sono ritrovato ultimo! Ho dovuto quindi recuperare un sacco, alla fine avevo anche dolore al tibiale. Non mi era mai successo, forse è stato perché sono tutte scalate, ho forzato tanto per tornare su e non ce la facevo più. Mi si era quasi bloccata la gamba quando sono arrivato nel gruppo di testa.

Peccato, “il risultato” è rimandato di nuovo…

Diciamo che anche a livello di “fortune” mi aspettavo qualcosa di diverso, anche per l’impegno che ci mettiamo. Alla fine sono cose che ci rafforzano. Se non vanno come devono andare, comunque questi momenti più complicati servono e vuol dire che manca ancora qualcosa, magari non sei ancora pronto. Va bene così, li prendiamo e cerchiamo di sfruttarli al meglio.

Cosa ti aspetti per il finale a Valencia?

È il circuito del CEV che mi piace di più, lì ci ho fatto quello che considero il weekend più completo di tutti. Ci torneremo quando fa un po’ più freddo, potrebbe piovere, poi hanno rifatto l’asfalto, ma alla fine la pista è quella. Vedremo di divertirci! Non ho niente da perdere né di campionato né di eventuali posti mondiali, quindi mi godrò il weekend con la mia squadra per chiudere al meglio questa stagione. Alla fine è stato un anno di debutto per il team.

Alessandro Morosi, in un certo senso un anno di debutto anche per te, giusto?

È veramente così. Negli anni precedenti non mi era stato insegnato niente e ormai questo mondo è basato soprattutto sul business… Mi è andata di fortuna che ho conosciuto Max, Maurizio e tutte queste persone che tengono alla mia crescita, vedendo in me un pilota che poteva andare forte, e mi hanno dato tutto per poter fare bene, spiegandomi anche come sfruttarlo. Neanche con la moto più veloce del mondo vai bene se non sai come guidarla e dai test precampionato ho iniziato a lavorare su quello. Sono felice di aver quasi ritrovato il mio livello, sono convinto di poter fare anche di più, ma già guardando gli anni scorsi ho fatto un grande passo avanti, quindi sono già contento.

Hai già qualche idea o programma per il 2024?

Non ho ancora deciso, anzi non ho la minima idea di cosa farò. Sono sempre al limite anche a livello di peso e statura, quindi stavo valutando anche l’ipotesi Moto2, tenendo sempre in conto la questione budget. Ma per me non è un problema continuare a fare sacrifici per mantenere il peso da Moto3, per continuare con l’obiettivo di migliorare sempre di più, ed in quel caso al 99% rimarrei con Eagle-1! Non penso alle moto stradali, le idee sono Moto2 o Moto3 sempre nel CEV. Assieme alla mia famiglia devo capire cos’è meglio per il mio futuro, considerando anche le possibilità economiche, ma inizieremo a pensarci dopo Valencia.

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