21 Gennaio 2024

Alessandro Di Persio, campione Yamaha R3 Cup “Roccoli e De Angelis mi hanno fatto crescere”

Alessandro Di Persio si racconta: la stagione trionfale in Yamaha R3 Cup, il team Roc'n'Dea, gli inizi... La nostra intervista.

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Quasi una sorta di “ultimo anno”, ma è arrivato il titolo. Alessandro Di Persio, nel 2023 schierato dal team Roc’n’DeA in Yamaha R3 Cup, era partito senza aspettative, per poi brillare sempre di più. Il 16enne di Pescara (17 anni tra due mesi), da piccolo addirittura un po’ intimorito dalle moto, si sta facendo strada ed è riuscito ad emergere nel monomarca Yamaha. Il futuro è ancora tutto da scrivere, qualche idea c’è ma è ancora tutto da definire.

Una curiosità è che il papà gestisce la Lorenzo Competicion di Pescara, una delle due scuole in Italia che fanno capo a Chicho Lorenzo, portando nella penisola il metodo ideato dal papà del pluricampione del mondo Jorge. Volete saperne di più? Nel sabato di premiazioni svolte al Motor Bike Expo di Verona abbiamo avuto modo di incontrare il giovane campione di Pescara e di farci raccontare la sua stagione trionfale, ma non solo.

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Foto: Yamaha R3 Cup Italia

Alessandro Di Persio, campione Yamaha R3 Cup in carica. Ci racconti il tuo 2023?

Sono partito senza obiettivi, volevo semplicemente dimostrare di cosa ero capace. Era anche il mio primo anno con un team, prima avevo sempre corso con mio padre come meccanico, non avendo tanto budget. Questo finché non abbiamo preso degli sponsor, assieme a dei soldi che avevamo da parte per il mio futuro: abbiamo messo tutto per correre con Roc’n’DeA, un team incredibile con cui mi sono trovato benissimo fin da subito. Nella prima gara a Misano sono andato subito a podio, a Vallelunga è arrivata la prima vittoria, poi ho vinto anche al Mugello e a Cremona.

Quand’è che hai iniziato a credere nel campionato?

All’inizio non ci pensavo proprio, ho iniziato a pensarci solamente quando ho vinto al Mugello. Ero davanti, mancava una sola gara… Mo’ che faccio? [risata] Primo anno che stavo lì davanti e mi sono trovato subito a combattere per il titolo. È stato un po’ spiazzante! Poi il fatto di avere Roccoli e De Angelis… Mi davano una mano in tutto: mi dicevano come comportarmi, come dovevo fare, scendevano in pista anche loro e guardavano tanto i dettagli. Mi hanno aiutato tanto a crescere.

Alessandro Di Persio, da dove inizia la tua storia di moto?

Ho iniziato con le minimoto a tre anni e mezzo. Ho iniziato a correre e ho vinto diversi campionati interregionali, poi ho fatto il salto nel CIV nel 2015, ma ho fatto schifo… In minimoto proprio non mi trovavo. L’anno dopo sono partito e ho cominciato a correre in Spagna con le MiniGP, lì ho iniziato a formarmi. Correre con gli spagnoli è diverso, devi andare forte come loro o torni a casa, e io mi sono impegnato per adattarmi. All’inizio andavo molto più piano rispetto agli altri, nel 2017 sono passato alle MiniGP 220 12 pollici e ho cominciato ad arrivare a metà classifica.

Si vedono segnali di miglioramento.

Sono passato poi alla Moto5 e arrivavo 6°-7°, quindi è andata molto bene. Era un campionato di alto livello: ci ha corso ad esempio Pedro Acosta, vincendo l’anno prima. Nel 2019 sono tornato in Italia, non avevo più budget, e sono riparto dall’Ohvale 190, sempre con mio padre e senza un team. Ho fatto qualche podio sul bagnato, mentre sull’asciutto avevo difficoltà soprattutto in rettilineo e in uscita di curva. È andata così anche in PreMoto3, in cui ho corso nel 2021 e nel 2022.

Arriviamo al 2023 in Yamaha R3 Cup.

Ho puntato tutto su questo. O andavo forte o mi fermavo! È andata bene. Sono riuscito ad andare anche a Portimao per la SuperFinale e ho fatto 6°.

Alessandro Di Persio, quali sono i programmi per il 2024?

Stiamo ancora vedendo cosa fare. Ci servirebbe qualche altro sponsor: anche se ho vinto, ci manca ancora un po’. Altre ipotesi sarebbero il Trofeo Kawasaki o il campionato Blu Cru, ma stiamo ancora valutando.

Foto di copertina: Team Roc’n’DeA

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