2 Dicembre 2010

IDM Superbike: intervista esclusiva a Martin Bauer

Il pilota austriaco vuole vincere il titolo nel 2011

Quest’anno la KTM, al secondo anno del progetto RC8R nell’IDM Superbike, ha vinto il campionato costruttori sfiorando anche quello piloti con Martin Bauer, artefice di tre dei quattro successi conseguiti dalla casa di Matthigofen nel corso del 2010. Già campione della categoria nel 2007 e 2008, il pilota austriaco si è ben adattato alla 1190 RC8R con adesso il chiaro obiettivo di vincere il titolo l’anno prossimo, come ha avuto modo di confermarci in un’intervista esclusiva al Salone del Ciclo e Motociclo EICMA di Milano presso lo stand KTM. E’ stata una stagione sfortunata, compromessa all’ultimo round a causa di un problema tecnico in gara 1 a Hockenheim. Eri pienamente in corsa per il titolo, che alla fine è andato a Muggeridge. Sei comunque soddisfatto della stagione disputata? “Ovviamente per me l’obiettivo è sempre quello di vincere il campionato e ci sono andato molto vicino quest’anno, siamo stati abbastanza sfortunati nell’ultima gara. Penso che se non avessimo avuto i problemi a livello di carburante in gara 1 avremmo vinto il titolo, ma posso dire che è stata una stagione più che positiva. Ero all’esordio con una ‘V-Twin” e con le gomme Dunlop, quindi un bel cambiamento, ma è stato molto facile per me abituarmi alla moto e a tutto il sistema e siamo stati competitivi sin dalla prima gara. Questo ovviamente mi ha reso molto felice e guardo con fiducia alla prossima stagione, e spero che non avremo gli stessi inconvenienti di nuovo!” Punti dritto al titolo l’anno prossimo? “Penso che sia possibile per noi vincere il campionato, lo abbiamo già dimostrato quest’anno e siamo risultati competitivi appieno su ogni tracciato, e questa è un’ottima cosa da sapere per me. E se tutto va nel verso giusto non c’è motivo per cui noi non possiamo fare ciò.” Spiegaci in breve com’è la moto, rispetto ad una quattro cilindri e quali sono i punti di forza e di debolezza della stessa “E’ completamente differente da guidare. In alcuni punti è molto più semplice con la RC8R, e ovviamente ci sono alcune aree in cui bisogna tirar fuori qualcosa di più, ma penso che tutto il pacchetto sia più che competitivo e questa è la cosa importante. Dobbiamo essere più rapidi in percorrenza di curva, in modo da essere più veloci sul rettilineo, ma in quanto ad accelerazione paghiamo un po’ rispetto alle quattro cilindri. Quindi ci sono vantaggi e svantaggi, dobbiamo puntare a migliorare soprattutto sulle cose positive e riuscire a limare i tempi su tutta la lunghezza del giro. C’è da essere più competitivi al Salzburgring, che è un circuito con forte presenza di rettilinei e questo ci rende la vita un po’ difficile, ma sugli altri riusciamo a lottare agevolmente per la vittoria.” Spiegaci come si è arrivati a questa decisione di affidare le moto a due team diversi, e al fatto che il manager avuto quest’anno sarà con te anche nel prossimo: è stata una scelta di ambo le parti, o è arrivata semplicemente dai piani alti dell’azienda? “No è stata più una strategia di KTM. Per loro è importante avere più moto sulla griglia e questa è una strategia che può rendere possibile ciò. Ora abbiamo due team KTM nel paddock e questo è davvero importante. Per quanto mi riguarda non ci sarà una grande differenza rispetto a quest’anno perché tutto lo staff rimarrà identico, la struttura sarà leggermente più piccola, ma non sarà un problema. Sarò nella stessa situazione il prossimo anno, mentre KTM potrà aumentare la sua presenza nel campionato.” Nel 2008 hai sostituito Ryuichi Kiyonari all’ultimo round SBK di Magny-Cours, quando ancora eri un pilota Honda. Ti piacerebbe poter tornare a competere in quell’ambito? “Certamente stiamo lavorando a questo, KTM ha come obiettivo il mondiale Superbike. Ci sono sicuramente delle cose che devono essere discusse, non è così facile fare una stagione completa in World Superbike poiché è parecchio costoso, voglio tornarci solo se siamo ben preparati. Questo vuol dire che dobbiamo fare dei notevoli sforzi per preparare la moto e migliorarla. Il regolamento è completamente differente rispetto al campionato tedesco, quindi dovremmo compiere due sviluppi separati, ma è possibile anche questo. Ma per compiere il passo nel mondiale dobbiamo trovare qualcosa in più e sicuramente è una decisione che deve provenire dall’alto, e dipenderà da questioni economiche e di mercato.” Quindi pensi che, con i dovuti sforzi ed investimenti, questa moto sia in grado di far bene nel mondiale? “Sono abbastanza convinto che la RC8R possa fare dei buoni risultati anche nel mondiale, ma in quel caso ci sarebbero da fare dei cambiamenti sulla moto, anche per quanto riguarda la moto di serie e su quale direzione questa andrà nel futuro prossimo. L’obiettivo finale è quello per tutti, ma è utile farlo solo quando si è pronti, partecipare e basta non serve.” Valerio Piccini

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