19 Luglio 2009

125cc Sachsenring Gara: dominio incontrastato di Julian Simon

Festeggia la Spagna, cinque piloti nei primi cinque

Quando prende la fuga, è irraggiungibile. Julian Simon riscatta alcune prove opache giustificando la leadership con ampio margine di campionato, vincendo da dominatore assoluto ed incontrastato la gara del Sachsenring, la seconda affermazione stagionale (terza in carriera). Una vittoria preziosa per via della disavventura capitata dal suo più diretto inseguitore in classifica generale, Bradley Smith, caduto dopo poche curve dallo spegnimento del semaforo (dove, tra l’altro, era in testa), ri-caduto poco dopo per un contatto con una wild-card (Kuparinen). Zero punti, 25 per Julian Simon che vola in campionato con questo medesimo punteggio su Sergio Gadea, costante e sul podio in seconda posizione a precedere Joan Olive, rimontante al primo podio in questa stagione con la Derbi ufficiale. Il pilota scoperto da Alberto Puig ha beffato sul traguardo Nico Terol (terzo in cammpionato) e Marc Marquez, con il quale è giunto al contatto con conseguente caduta per il pilota KTM, che dopo il danno è arrivata la beffa, chiudendo 16° sul traguardo senza punti per la classifica.

E’ stato un dominio quello di Simon, ma anche sostanzialmente della Spagna motociclistica: podio tutto iberico, addirittura le prime cinque posizioni monopolizzate da motociclisti della Real Casa. Che mazzata anche per i nostri portacolori, con Andrea Iannone che ha dato il massimo, il 100 % e anche qualcosa in più, ma con una RSA poco a posto a livello di assetto e che paga vistosamente dazio in rettilineo (altro che disparità dettata esclusivamente dalla corporatura e peso dell’abruzzese…) ha chiuso solo settimo, perdendo troppo nel finale per un calo eccessivo di rendimento che porta molti dubbi sulla resa della propria moto. Discorso diverso per Simone Corsi, scivolato quando era in quarta posizione, mentre Savadori e Marconi non han preso punti, Vitali non è stato ammesso in gara e Zanetti è stato fermato da un problema tecnico.

Dramma-Italia, festa Spagna, sofferenza Germania, con un bilancio dolceamaro: Sandro Cortese è sesto, il campione tedesco in carica Marcel Schrotter ottimo 12° da wild-card con la Honda di Anton Mang, sono caduti invece Folger e Bradl molto attesi al Sachsenring. Settimana prossima si va a Donington Park, con la speranza di non vivere un campionato spagnolo-bis seppur legittimato dal valore, indiscutibile, dei piloti iberici.

Cronaca di Gara

Al via Bradley Smith ha lo spunto migliore, ma in pochi metri succede l’inverosimile: si fa passare da Simon, sbaglia alla curva 5 volando a terra! Primo colpo di scena di una corsa che proietta così Simon al comando seguito da Terol, Gadea, Schrotter, Corsi, Marquez, Olive e Iannone subito in una buonissima ottava posizione. Fuori gioco invece Efren Vazquez, centrato alla prima curva da Jasper Iwema, e per un episodio simile Rabat, colpito da Masbou che conclude così un weekend che poteva essere “storico” per la Loncin. Se le prime due posizioni sono pressochè stabilizzate, dietro si registra una frenetica lotta per il podio dove si stacca Schrotter, gli italiani sono protagonisti insieme a Marquez e Olive. Bradley Smith? E’ ripartito, 28°, ma poco dopo cade nuovamente centrandosi con Kuparinen, finlandese portato in pista come wild-card dal team campione del mondo di Aki Ajo.

Imbarazzante la superiorità di Julian Simon, velocissimo ed irraggiungibile là davanti, straordinaria invece la determinazione di Andrea Iannone, che nonostante una evidente carenza motoristica (sul dritto è sfilato dalle altre RSA di Corsi e Olive) lotta per avvicinare il podio in un entusiasmante duello tutto italiano con Simone Corsi. Poco davanti c’è Sergio Gadea che segna dei riferimenti cronometrici importanti che gli consentono di attaccare e passare Terol, cercando (missione quasi impossibile) a recuperare quei 3 secondi di svantaggio sul fuggitivo Simon.

Si ritira per noie tecniche Lorenzo Zanetti, la classifica propone ad 1/3 di gara Simon in fuga, Gadea e Terol a 4″, il gruppetto degli inseguitori composto da Olive, Corsi, Marquez e Iannone, con dietro di loro la battaglia tutta di casa al Sachsenring tra Stefan Bradl e Sandro Cortese per la ottava piazza inseguiti dal rimontante Pol Espargaro. A dodici tornate dalla bandiera a scacchi c’è un colpo di scena alle spalle del podio-virtuale, dove Andrea Iannone prende margine e, purtroppo, Simone Corsi sbaglia all’ingresso della “Queckenberg Kurve”, perde l’anteriore volando a terra. Ripartirà 19° nel medesimo istante in cui Jonas Folger vola a terra interrompendo così una rimonta forsennate sullo stile di Jerez: da 21° in griglia ad una provvisoria 11° posizione.

Le sfortune del team Ongetta proseguono, dato che anche Nakagami è costretto al ritiro, medesima mala-sorte per Stefan Bradl che per un brutto volo termina anzitempo la corsa con la sua RSA che resta in mezzo alla pista: il Sachsenring per lui non gli porta particolare fortuna, dato che il mese scorso nel campionato tedesco si era infortunato dopo un highside al primo giro. Tornando nelle posizioni che contano, Nico Terol perde terreno e si vede avvicinato da un determinato Joan Olive: il sorpasso arriva a quattro tornate dalla bandiera a scacchi, con anche Marquez che riacciuffa questa coppia di connazionali.

Mentre Julian Simon vola indisturbato verso la seconda vittoria stagionale davanti a Gadea, Iannone perde ancora tantissimo vedendosi passare da Espargaro e Cortese, chiudendo così al settimo posto per un podio che premia Olive davanti a Terol ed Espargaro. Cade all’ultimo proprio Marc Marquez anche per via un contatto con Olive, ma ci son pur sempre cinque spagnoli nelle prime cinque posizioni: che mazzata!

Alessio Piana

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