22 Dicembre 2023

Formula 1: Una durata di gara alla pari del solstizio d’inverno

Oggi è il solstizio d'inverno e per l'occasione riscopriamo alcune gare che hanno lasciato il segno in Formula 1 per la loro durata corta.

Oggi è il 22 dicembre, il che significa che dalle 4 di stamattina siamo entrati nell’inverno. Il solstizio d’inverno rappresenta non solo l’ingresso nella stagione più fredda dell’anno, ma anche la giornata più corta per quanto riguarda la luce del sole di tutto l’anno. Quest’evento ci porta così a ricordare tre gare, differenti forse tra loro, ma che hanno segnato record di gare corte in Formula 1. Nel massimo campionato questo record di durata va a pari quasi sempre con le condizioni climatiche; quindi, ricorderemo le due più corte per tale motivo. Ricorderemo poi inoltre, la gara tradizionale che è durata di meno.  

Adelaide 1991, la gara svoltasi in soli 14 giri

Il 3 novembre del 1991, direttamente da Adelaide in Australia, si correva il GP di fine stagione. Il titolo era già stato assegnato nella gara precedente. Senna infatti, grazie al secondo posto conquistato dopo aver fatto passare nel finale volutamente, il compagno Gherhard Berger, si laureò per la terza volta in carriera Campione del mondo. L’anno è ricordato dal trionfo McLaren grazie anche all’abbandono del vecchio motore V10 Honda, per passare al 12 cilindri sempre della casa nipponica. La tappa in terra oceanica, quindi, era la festa di fine anno, la gara dei saluti. La superiorità della casa britannica quell’anno, permise a Senna di conquistare la Pole al sabato davanti al compagno. La gara già prima della partenza viene dichiarata bagnata. Le piogge torrenziali furono troppo abbondanti, portando i commissari di gara a tale decisione.

La prova parte lo stesso, con il brasiliano che controlla la sua posizione. La pioggia aumenta verso il decimo giro, quando inizia il disastro. Il primo a finire in aquaplaning è Pierluigi Martini, che perde il controllo della sua Minardi in pieno rettilineo. Quello è l’inizio del valzer dei piloti che finiscono fuori, la situazione è talmente pericolosa che Ayrton decide di comunicare tutto il suo sdegno ai commissari di gara. La gara non si po’ correre, è troppo pericoloso restare in pista, così al 17 giro sì decide per la sospensione della gara. La prova viene dichiarata terminata. I commissari però vanno nel caos come il cronometro dei tempi. Il tutto per i troppi errori dei piloti, decidono così che la gara avrà come classifica finale, la fine della quattordicesima tornata. La vittoria va a Senna davanti a Nigel Mansell e Berger. I punti che vengono assegnati sono la metà, visto che non si svolto il 75% della prova. Questa gara resterà per ben 30 anni, la più corta mai svoltasi in Formula 1.  

Il disastro di Spa-Francorchamps, il ridicolo

Il 29 agosto del 2021 la Formula 1 tornava dopo un anno di assenza sul tracciato belga. La tappa che tutti aspettano con impazienza vede sulle gradinate tantissimo pubblico. Questo dovuto al fatto, che il titolo se lo stessero giocando punto a punto Max Verstappen e Lewis Hamilton. Le gradinate erano tutte arancione, vista la vicinanza tra lo Stato belga e quello olandese. La Pole Position del sabato va a Verstappen, davanti al sorprendente George Russell sulla Williams e solo terzo Hamilton. Il sabato scivola via, senza pensare al disastro che si sarebbe realizzato la domenica. Il giorno della gara, la pioggia caduta e quella che continua a cadere è talmente tanta, che la direzione gara decide di rimandare la partenza.   

Le condizioni non ci sono, i rischi sono troppo alti. Il tempo passa e la pioggia non sembra cessare, il malumore sulle tribune inizia a sollevarsi anche perché nessuno sa cosa fare. La direzione gara vedendo ormai il sole tramontare decide di far partire la gara dietro Safety Car. Il tutto però, è un inganno. La gara dura 3 giri dietro dietro la Safety, per poi esporre la bandiera rossa. Questo prima porta all’interruzione e poi la conferma che la prova è terminata. Gli appassionati si sentono traditi. La regola della FIA infatti, stabilisce che una prova per essere valida deve percorrere almeno tre tornate. I tifosi sono infuriati, visto che ora i biglietti non sono più rimborsabili. Vince quindi Verstappen, ma sul podio la voglia di fare festa non c’è. Ovviamente vengono assegnati la metà dei punti. Questa diventa la gara più corta della storia della Formula 1.  

Monza 2003 è la gara dei record per velocità

Il nostro racconto ci porta alla gara più corta mai corsa per la sua velocità, in una prova tradizionale. Il GP d’Italia 2003 si corse sotto un bel sole, dopo che nel sabato Michael Schumacher aveva siglato la Pole con un giro record. La domenica a Monza tutto era pronto per la festa rossa, che infatti si tramutò in un bagno di folla in nemmeno un ora e mezza. La gara durò soltanto un 1 ora e 14 minuti, un vero e proprio record, grazie anche alle caratteristiche della pista. Il circuito di Monza è uno dei più veloci dell’intero calendario e la Ferrari F2003 era una vettura velocissima. Il tedesco quel giorno si prese tutto anche il giro più veloce, trionfando davanti alla Williams di Juan Pablo Montoya e all’altra rossa, quella di Rubens Barrichello. Questa è la gara terminata regolarmente più corta della storia in Formula 1, un traguardo che ancora oggi, nessuno ha scalfito.

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FOTO: social Formula 1

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