10 Aprile 2024

Formula 1: Anche la Corea del Sud vuole rientrare in calendario

La Corea del Sud vuole tornare in Formula 1, dopo il disastro del 2013 e la crisi finanziaria che colpì l'autodromo di Yeongam.

La Formula 1 ormai è un evento sempre più mondiale: gli Stati di tutto il pianeta che sognano un loro GP nel calendario del campionato. L’ultima settimana ha visto le migliori vetture sfrecciare sul circuito giapponese, ma a Suzuka non è andato in scena solo quello. Il primo cittadino della città di Incheon in Corea del Sud ha incontrato il Presidente della Formula 1 Stefano Domenicali. Il sindaco della città coreana ha esposto il progetto e tutte le motivazioni del caso per la candidatura. Domenicali ha sicuramente ascoltato, ma vorrà con molta probabilità delle garanzie. Garanzie che non ebbe il campionato quando si corse lì in Corea del Sud negli anni che vanno dal 2010 al 2013 nell’autodromo di Yeongam.  

L’evento di Yeongam partì male e finì peggio

La Formula 1 sbarcò come detto nel 2010 in Corea del Sud, ma ebbe non poche difficoltà a mettere su l’evento. Il weekend programmato ottobre rimase a rischio sino a settembre. Questo perché la tensione tra le due Coree era alle stelle. La paura che si potesse scatenare una guerra era reale, ma per fortuna le tensioni fra i due Stati di raffreddarono. Tutto faceva pensare che Yeongam si potesse correre, ma non era così. I controlli da parte della FIA non dettero esito positivo, causa lavori alle tribune non conclusi. La FIA di comune accordo con l’allora presidente del campionato Bernie Ecclestone decisero di concedere ancora tempo e i lavori terminano proprio nel weekend di gara.

Il primo GP della Corea del Sud poteva così andare in scena ma l’interesse del pubblico non si accese mai. Oltre a ciò, non si può dimenticare cosa accadde nel GP del 2013, dove in assenza della Safety Car a scortare le monoposto c’è una Jeep. Uno scandalo in piena regola, che mostrò tutte le fragilità degli organizzatori dell’evento. Nel 2014 l’evento si doveva svolgere e da contratto ci doveva essere un prolungamento sino al 2016. I proprietari del circuito però alzarono bandiera bianca, visto che l’autodromo finì in bancarotta. Il GP venne cancellato completamente dal calendario nel 2015, visto che per il 2014 ci fu solo una sospensione temporanea.

La Corea del Sud ora cerca di convincere la Formula 1

Dieci anni sono passati dalla prima esclusione della Corea del Sud dal mondiale di Formula 1, che sono serviti per concentrarsi su un nuovo progetto. Incheon ha presentato il progetto di un circuito cittadino. Avrà una zona pensata interamente per quando si svolgerà da loro l’evento. I coreani hanno dichiarato di aver capito dagli errori del passato e sono pronti a riospitare un evento di tale portata. Incheon è anche una città situata meglio rispetto a Yeongam, avendo anche l’aeroporto e trovandosi ad ovest della capitale Seul. 

La Corea del Sud ha capito quanto sia importante avere tale vetrina. Quindi vuole a tutti i costi convincere la FIA e Liberty Media. La scalata non sarà semplice. Il recente passato non è a favore dello Stato asiatico e non è detto che si possa arrivare ad una conclusione positiva. Gli standard rispetto al 2010 sono addirittura aumentati ora c’è da capire sé anche i coreani ne hanno preso coscienza e si sono calati bene nella parte che dovranno interpretare. Il primo cittadino di Incheon ha già assicurato che gli errori del passato non si riverificheranno, ma che anzi, la sua città è la migliore per ospitare un GP di Formula 1. 

La Formula 1 al momento ha tutte le caselle piene

Gli organizzatori coreani hanno fatto la loro mossa e Domenicali ha detto che si recherà il prima possibile a Incheon. Una cosa va detta sin da subito, la Formula 1 ad oggi non ha un posto in calendario per inserire un futuro GP della Corea del Sud. Questo perché se i GP diventassero 25 i GP il malcontento dei team e dei piloti salirebbe alle stelle. Oppure si dovrebbe tagliare un altro GP. La massima serie delle auto ha raggiunto livelli inimmaginabili di visibilità e tanti sono gli Stati, come detto, a volerlo, tanto che oltre agli asiatici anche il Sud Africa sembra pronta a candidarsi. Vedremo come finirà questa storia.

FOTO: social Formula 1

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