15 Dicembre 2023

Formula 1: Carlos Sainz, ex gregario, ora può aiutare Charles Leclerc

Carlos Sainz è stato l'unico pilota non Red Bull a trionfare in questo 2023, il tutto grazie alla sua dote da stratega.

La stagione appena finita come sappiamo è stato un monologo della Red Bull. La casa austriaca ha collezionato ventuno successi su ventidue gare. L’unica battuta a vuoto del brand derivante dalle lattine della bevanda energetica è venuta ad opera di Carlos Sainz. Lo spagnolo a Singapore ha firmato una vittoria sontuosa, dimostrando come anche chi parte con il ruolo di gregario può diventare importante. Quella gara verrà ricordata a lungo, soprattutto per il modo con la quale Carlos è riuscito a trionfare. Un successo che magari potrebbe lanciarlo in vista del 2024, sapendo sin da subito che Charles Leclerc vorrà sicuramente rifarsi.

La mente di Carlos Sainz non si è scoperta a Singapore

I piloti hanno tutti un loro punto di forza, ognuno ne ha uno diverso. Questo rende ancora più bella una disciplina, visto che così ognuno s’ingegnerà nel suo campo per vincere la gara. Carlos Sainz a Singapore ha fatto proprio ciò, utilizzando la sua dote, quella stratega. Lo spagnolo ha capito che dando il DRS a Lando Norris, sarebbe riuscito a tenere lontano George Russell con le gomme più fresche, dato che il britannico non sarebbe mai riuscito a passare il connazionale al quel punto. Il DRS come aiutava Russell per avvicinarsi a Norris, aiutava lo stesso Lando utilizzando quello di Sainz, che era bravo a mantenere comunque un margine di sicurezza.  

Quella di Marina Bay ci ha mostrato ancora di più come l’iberico sappia leggere le situazioni. Molti ricorderanno sicuramente Montecarlo dello scorso anno, dove Leclerc si fidò cecamente del muretto andando in contro ad una strategia fallimentare, mentre Sainz no, continuando con la sua strada. Quest’anno per mettere fine al dominio della Red Bull forse, più che la velocità serviva proprio questa caratteristica. Una caratteristica che ha reso Carlos capace di vincere almeno una gara in questo 2023, avaro di soddisfazioni per la Ferrari. La SF-23 non è stata una vettura egregia, ma Sainz è stato bravo a sfruttare l’unica occasione buona.

Carlos Sainz dietro a Charles Leclerc

La classifica finale ha comunque premiato Leclerc, che è giunto davanti al compagno. Il monegasco ha chiuso la stagione con 206 punti, mentre lo spagnolo con 6 punti in meno di lui. Nel mezzo ci sono i sei podi per Charles e tre per Carlos, ma a pesare maggiormente è proprio questa vittoria. Numeri che però mostrano anche, come la stagione del Cavallino Rampante sia stata molto deludente. Vedere i due piloti giungere quinto e settimo nella classifica piloti finale fa veramente brutto. Soprattutto dopo il finale della passata stagione dove Leclerc è comunque giunto secondo nel mondiale piloti.

Ritornando al successo di Sainz possiamo dire però una cosa. Lo spagnolo sin dal suo arrivo, è giunto senza i favori del pronostico, quasi come sé fosse solo il gregario di Leclerc. Il suo accasamento con la scuderia di Maranello è arrivato dopo la separazione con Sebastian Vettel, come a dire che il team puntava tutto su Leclerc. Una cosa che in realtà non è accaduta in questi tre anni. Nel primo anno addirittura Carlos è giunto davanti al compagno, mentre forse nella passata stagione la differenza è stata più marcata a favore del monegasco. Il successo di Carlos Sainz ci fa però capire, che la Ferrari può davvero puntare su due prime punte, sfruttando al meglio le doti dei suoi due alfieri.

Due piloti con doti diverse

Il punto forte di Carlos Sainz come abbiamo detto è quello di saper leggere bene le situazioni, mentre quella di Charles Leclerc è la velocità pura. Ora sé la Ferrari riuscisse nel 2024 a progettare una vettura migliore e a sfruttare le doti diverse dei due piloti si potrebbe sognare a qualcosa di meglio? Molto probabilmente si, anche dovuto al fatto che i due portacolori della casa italiana sono legati da una salda amicizia. Amicizia si, anche sé in molti vedono del veleno tra i due, quasi come sé non si sopportassero. Questa leggenda nasce forse più dall’esterno che da dentro, perché i due hanno come obiettivo comune quello di far tornare grande il Cavallino Rampante in Formula 1.  

FOTO: social Carlos Sainz

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