15 Agosto 2023

F1, La Ferrari prende 25 tecnici ma si vince sempre l’anno dopo

Il team principal Frederic Vasseur sta cercando a rafforzare la Scuderia. Poi tira le orecchie a Leclerc e Sainz

Ferrari, Formula 1

La Ferrari non vince il Mondiale F1 dal 2007 con Kimi Raikkonen, praticamente un’altra epoca. Da allora solo occasioni mancate e delusioni, più o meno grandi. Il “taglio” di Mattia Binotto e l’arrivo di Frederic Vasseur come team principal era stato presentato come la svolta, invece in questa stagione la Scuderia è ben lontana dai risultati della precedente. La Red Bull è l’astronave irraggiungibile per tutti, ma anche Mercedes, la McLaren e Aston Mart ultimamente hanno messo le ruote davanti alle Rosse. Il 2023 dunque è un’altra annata di “passaggio”. Piloti, dirigenti e tifosi sono già proiettati verso il 2024, sperando che la Ferrari riesca ad uscire da limbo azzeccando la macchina giusta. Il primo passo di Vasseur è rafforzare l’organico dedicato alla progettazione. Ma per stessa ammissione del boss è un lavoro lungo e difficile, che difficilmente darà risultati a breve scadenza. Semmai nel medio-lungo periodo…

“25 persone, ma non ci bastano”

“Abbiamo preso circa 25 persone ma ne cerchiamo di più” ha spiegato Frederic Vasseur a La Gazzetta dello Sport. La campagna acquisti comporta due grandi difficoltà, la prima è convincere ingegneri di peso a trasferirsi in Ferrari. “Il vantaggio dei team concorrenti è che hanno quasi tutti sedi molto vicine (in Gran Bretagna, nei dintorni di Silverstone, ndr) per cui se un tecnico cambia, non è costretto a trasferire l’intera famiglia. Per noi è diverso: prima devo convincere lui, poi anche la moglie, i figli…” Torna alla mente la caccia infruttuosa che a varie riprese la Ferrari ha fatto ad Adrian Newey, il Genio che da parecchi anni è fautore dei successi Red Bull e ha progettato la RB19 con cui Max Verstappen domina la scena ormai da quasi tre anni. Newey ha spiega dettagliatamente nella sua biografia, di cui proprio in questi giorni è in uscita la seconda edizione in Italiano, perchè ha sempre risposto “no grazie” alle avances della Ferrari.

Quest’anno è andata

Vasseur nella lunga intervista concessa alla Rosea ha ammesso che la Ferrari SF-23 non verrà ulteriormente evoluta nella seconda parte di questa stagione, a parte dettagli di secondaria importanza. “L’anno scorso eravamo a posto, durante l’inverno abbiamo provato ad andare oltre, ma abbiamo sottostimato che portando il progetto all’estremo avremmo reso la vita più difficile ai nostri piloti. In qualifica siamo a soli 0,2% dalla prestazione della Red Bull, segno che sul giro secco riusciamo a reggere il confronto. In gara invece il delta sale al 0,4%, cioè non siamo veloci sul passo, perchè la SF-23 è difficile da guidare.

Leclerc e Sainz sotto esame

Il team principal Ferrari però ha tirato in ballo anche il rendimento di Charles e Carlos. “Si può sempre fare meglio, sia come squadra che come piloti. Leclerc non si aspettava di trovarsi in questa situazione, per cui all’inizio ha spinto più del dovuto, adesso sembra aver realizzato meglio la situazione. Sainz è molto consistente, per cui è un buon riferimento per noi”. A Vasseur non sono ancora andate giù alcune esternazioni di Charles Leclerc a margine degli ultimi deludenti GP. “Charles è un impulsivo, se qualcosa non va bene, non si trattiene. Però per il bene della squadra a volte è meglio calmarsi prima di parlare…”

Foto: Scuderia Ferrari

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