4 Maggio 2022

Suzuki lascia la MotoGP: rischia anche l’Endurance

Suzuki non sosterrà più i progetti MotoGP e FIM EWC, ma nel Mondiale Endurance la situazione è diversa: le soluzioni.

Suzuki lascia la MotoGP: rischia anche l'Endurance

Il disimpegno di Suzuki dalla MotoGP si estenderà a tutti gli altri programmi sportivi “Factory” della casa madre e, pertanto, anche al Mondiale Endurance. L’annuncio, atteso nei prossimi giorni, farà chiarezza sulla nuova visione del futuro di Hamamatsu, accantonando di fatto la presenza nel Motorsport della casa della grande esse. Tuttavia, per quanto concerne il FIM EWC, questo disimpegno potrebbe aprire a nuovi scenari, per certi versi inaspettati.

SUZUKI FACTORY NEL MOTORSPORT

Nel corso degli anni, Suzuki ha lasciato tutti i principali campionati motociclistici in cui era impegnata in forma ufficiale. Dal Mondiale Motocross (nel 2017) all’AMA Supercross, passando per il Mondiale Superbike. Gli unici programmi ritenuti “Factory” restano la MotoGP, FIM EWC ed il JMX (Motocross giapponese). Dal 2023, salvo controindicazioni, Suzuki non investirà più sulle corse, per una riprogrammazione interna sposando la transizione ecologica dell’intero settore automotive.

PROGRAMMA ENDURANCE

Se per la MotoGP sono attesi lumi in tal senso, nel Mondiale Endurance la situazione è più fluida. Nell’ultimo biennio, Suzuki ha di fatto già progressivamente limitato il suo impegno. Dal pensionamento di Dominique Meliand del 2019, la S.E.R.T. (ex-Suzuki Endurance Racing Team, oggi Sarthe Endurance Racing Team) ha iniziato a camminare con le proprie gambe. Il budget è stato progressivamente ridotto, con Yoshimura nell’ultimo biennio entrata in gioco. Sotto le insegne Yoshimura SERT Motul, la squadra regina della specialità ha vinto tutto quello che c’era da vincere: titolo 2021, doppietta a Le Mans (2021 e 2022) più la dominante affermazione dello scorso mese di settembre al Bol d’Or.

YOSHIMURA

Yoshimura si è legata alla “nuova” S.E.R.T., coprendo la quasi totalità del budget richiesto (superiore al milione di euro) per una stagione nel FIM EWC. Realtà indipendente e solida, per quanto dagli anni ’70 legata a Suzuki, “Yoshi” in autonomia si fa carico dei propri progetti sportivi ed aziendali, a prescindere dalle decisioni di Hamamatsu. In proprio, Yoshimura potrebbe continuare ad investire nell’Endurance, nonostante la criticità rappresentata da una GSX-R 1000 rimasta ferma al 2017. La stessa S.E.R.T., perché no, potrebbe legarsi ad un nuovo costruttore, non essendo più direttamente dipendente da Suzuki. Da qui alla 24 ore di Spa del 4-5 giugno prossimi si definirà la situazione in ottica 2023.

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