7 Agosto 2023

Davide Ciavatta sfidava Lorenzo e Stoner, ora è gommista

Davide Ciavatta era una grande promessa ma non ha sfondato. Ora è tornato nel motociclismo lavorando al service Pirelli al CIV

Davide Ciavatta

Nelle minimoto era considerato un fenomeno. Davide Ciavatta è cresciuto in Romagna, nella terra dei motori, ed al CEV lottava con Pedrosa, Stoner, Lorenzo…Tanti pensavano che sarebbe diventato un pilota professionista e sarebbe approdato al Motomondiale invece la sua carriera si è areneta molto presto. Oggi Davide Ciavatta è tornato a frequentare i paddock ma come gommista: lavora per il service Pirelli e talvolta è presente alle gare del CIV.

“Da giovane ero un buon pilotino poi purtroppo c’erano pochi soldi – racconta Davide Ciavatta a Corsedimoto – Tra il 1999 al 2001 ho partecipato per due anni al Campionato Spagnolo ed uno al Campionato Italiano 125 con team quali Matteoni Racing e Fontana. Poi avevo smesso ed ho ripreso nel 2005 nella R6 Cup. Al CEV ero salito sul podio alla mia seconda gara assieme a Scalvini ed Arauco che facevano entrambi il Mondiale. Correvo con piloti quali Jorge Lorenzo, Dani Perdrosa, Casey Stoner: ce la giocavamo. Loro però giravano tutte le settimane mentre io una volta ogni mese e mezzo, quando c’erano le gare. Ho dovuto poi mollare un po’ per questione economica ed un po’ perché ero seguito da gente sbagliata”.

Dopo cosa hai fatto?

“All’inizio montavo il cartongesso con mio babbo che faceva quel lavoro poi lui è venuto a mancare e sono andato a lavorare in un’ officina. Montavo le gomme poi tramite Pirelli ho potuto esordire nuovamente in questo mondo lavorando al service del CIV. Non sono andato ancora a tante gare però questo lavoro mi piace. Forse dall’anno prossimo ci saranno delle novità e molto probabilmente sarò sempre con Pirelli”.

Cosa ti è mancato in modo particolare durante la carriera di pilota?

“Qualche persona valida attorno a me. C’era un buon manager ma avevo attorno due o tre figure sbagliate e io non me n’ero accorto”.

Davide Ciavatta, qual è il tuo più grande rimpianto?
“Avere avuto un carattere un po’ debole. Avevo visto delle cose che non mi piacevano e così ho mollato”.

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