15 Novembre 2023

Superbike CIV: Nicola Chiarini “Nel motociclismo non c’è meritocrazia”

Nicola Chiarini a 19 anni è a piedi e rischia di lasciare le competizioni. Potrebbe diventare ciclista.

Nicola Chiarini

Dall’alba al tramonto. Nicola Chiarini quest’anno era il pilota più giovane e promettente del Campionato Italiano Superbike (leggi qui). Ora, a 19 anni, è già a fine carriera con il rischio concreto di lasciare le competizioni. Nato e cresciuto in Romagna, ha iniziato ad andare in minimoto a 3 anni conquistando il titolo italiano nel 2014. Nei tre anni successivi ha partecipato al CIV MiniGP dove ha conquistato la 2° e 3° posizione nel 2015 e 2016 ed è stato nuovamente vicecampione nel 2017. Ha avuto poi qualche stagione complicata ma nel 2021 ha gareggiato in 600 nella Coppa Italia ed è salito spesso sul podio. Nel 2022 è approdato alle 1000 e si è messo in evidenza nel National Trophy. Quest’anno ha iniziato la stagione nel CIV SBK con Blacksheep poi ha lasciato e ad oggi è senza una moto e senza prospettive future. Tanti lo consideravano uno dei giovani più promettenti assieme a Gabriele Giannini ma se il laziale è riuscito ad andare avanti, Chiarini si è dovuto fermare.

“Sono a piedi, anzi, vado in bicicletta – racconta Nicola Chiarini a Corsedimoto – se non riesco a diventare un pilota professionista spero di gareggiare tra i pro come ciclista. Vediamo se riesco a fare il salto, almeno lì”.

No money, no race

“”I soldi fanno andare l’acqua in su” come mi dicono in famiglia. I team guardano prima di tutto se si hanno sponsor e budget poi prendono in considerazione il talento, il pilota, il ragazzo anche come persona. Dieci anni fa forse era diverso, non so. Nel motociclismo non c’è meritocrazia. Non per vantarmi ma io nel 2022, a 17 anni, giravo in 1’36 a Misano e in 1’52 al Mugello: credo di essere stato forse l’unico a fare quei tempi con un 1000 da trofeo a quella età. Quest’anno ho iniziato la stagione nel CIV con Blacksheep poi ho mollato ma non ho rimpianti. Con quella moto era impossibile fare dei risultati, non ci è riuscito neppure un pilota di grande esperienza quale Gabellini”.

Il ciclismo all’orizzonte

“Onestamente non mi va di tornare indietro e fare un campionato minore. Mi piacerebbe fare il CIV o il National: vorrei fare il pilota seriamente e non così per hobby, per il gusto di andare il moto. Tanto vale allora provare a costruirmi una carriera nel ciclismo”.

Chiarini si è ormai messo il cuore in pace

“Chiaramente mi dispiacerebbe mollare il motociclismo però in questi mesi ho un po’ messo da parte l’idea di continuare a fare il pilota perché ci sono tante, troppe, cose che non dipendono da me. Sono più importanti i soldi del talento ed ovviamente non è solo al CIV ma in tante categorie, e non solo in Italia. Non sono rassegnato ma consapevole di come vanno le cose. Purtroppo il motociclismo è così e io non ci posso fare nulla”.

Foto social Nicola Chiarini

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