10 Febbraio 2023

Nicola Chiarini un giovanissimo in Superbike “Dove vorrei essere fra dieci anni”

Nicola Chiarini ha diciott'anni e sarà il pilota più giovane del CIV Superbike. Ha già le idee chiare su dove vuole arrivare in futuro

Nicola Chiarini, Superbike

Allenamento e lavoro, lavoro ed allenamento. Tutto per un unico grande obbiettivo: diventare un pilota professionista. Nicola Chiarini ha appena 18 anni, vive in campagna nell’ entroterra romagnolo e quest’anno sarà il pilota più giovane in assoluto del Campionato Italiano Superbike (leggi qui) . E’ giovanissimo ma ha le idee chiare su quello che vuole fare grande.

“Sto concentrando tutta la mia attenzione ed i miei sforzi su un futuro da pilota professionista – racconta Nicola Chiarini a Corsedimoto – Ovviamente in questo momento non posso pensare solo alle corse ma devo anche lavorare, nella fattoria dei miei genitori. Abbiamo la terra, gli animali e io aiuto lì. Il resto del tempo mi alleno, soprattutto in bicicletta, e mi occupo di tutto ciò che riguarda l’attività di pilota. Non mi spaventa fare sacrifici, anzi, credo che poi vengano ripagati”.

Facciamo un passo indietro. Quando sei salito per la prima volta in moto?

“Ero piccolissimo. A tre anni ho ricevuto una motina da minicross come regalo di Natale. Più avanti ho iniziato a correre con le minimoto a noleggio ed ho vinto un Italiano UISP. Sono passato quindi alle Ohvale ed ho iniziato farmi vedere. Al primo anno in MiniGP andavamo alle gare solo io e mio babbo, senza un team. Nonostante ciò mi sono classificato terzo in campionato e sono stato selezionato per i Talenti Azzurri FMI. Ho avuto la possibilità di correre con Pasini, team di riferimento a livello giovanile. Mi sono classificato 2° in campionato poi ho avuto un brutto infortunio che mi ha tenuto fermo a lungo nell’inverno tra il 2017 ed 2018. Dopo ho corso in PreMoto3 ma non stavo bene a livello fisico, i risultati non arrivavano ed avevo il morale sotto i piedi”.

Sei comunque andato avanti?

“Dopo un 2018 sotto tono mi sono ritrovato fuori dai Talenti Azzurri. Mi ha chiamato un team in Moto3 e il primo anno tutto ok mentre il secondo mi ha lasciato a piedi alla vigilia del campionato. E’ stata una gran brutta esperienza e preferisco non pensarci. Non sono un tipo che si piange addosso, anzi. Sono stato 10 mesi senza correre poi mio babbo ha comprato una R6 standard, ho iniziato ad allenarmi e nel 2021 ho fatto la Pirelli Cup in Coppa Italia. Lì mi sono fatto vedere. Dopo sono andato al Team Pistard con cui ho fatto il National Trophy 2022. Il resto è storia recente. L’anno scorso sono riuscito a mettermi in evidenza e mi ha chiamato poi il Black Sheep per il CIV Superbike: ringrazio ancora Marco Frison per l’opportunità”.

Nicola, facciamo un gioco, saliamo su un’ipotetica macchina del tempo. Dove sarai i tra 10 anni?

“Non mi sono mai soffermato a pensare troppo al futuro. Io vorrei iniziare un percorso da pilota professionista. Non voglio bruciarmi ma nello stesso tempo neppure perdere tempo. Vorrei cercare di crescere progressivamente, passo dopo passo con qualcuno che crede veramente in me. Dove sarò tra 10 anni? Non so, spero nel Mondiale e con una squadra ufficiale. Ecco, mi piacerebbe legarmi ad una casa motociclistica in grado di darmi una certa stabilità a lungo termine, senza dover cambiare ogni anno”.

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