21 Gennaio 2023

Alex Bernardi, pilota lavoratore “Non vorrei alzarmi a mezzogiorno”

Alex Bernardi si racconta a Corsedimoto. La sveglia alle 5.30, gli allenamenti, il lavoro nell'azienda di famiglia e il CIV Superbike

Alex Bernardi, Aprilia, Superbike

La sveglia alle 5.30 di mattina, poi in palestra per l’allenamento ed alle 8. 30 in azienda fino a sera. La storia di Alex Bernardi è quella di un giovane brillante che vive a Gabicce, tra la Romagna e le Marche. Lavora principalmente in ufficio però non è un figlio di papà, tutt’altro. Ha 26 anni ed è un ragazzo responsabile che sta ricoprendo un ruolo di primaria importanza nell’azienda di famiglia, un grosso brand del settore alimentare. Alex Bernardi è uno dei pochi piloti-lavoratori del CIV. L’anno scorso ha vinto il titolo nella Dunlop Cup ed è salito sul secondo gradino del podio in una gara del CIV Superbike, al Mugello. Quest’anno gareggerà nel tricolore sull’Aprilia Nuova M2 assieme a Luca Bernardi e Samuele Cavalieri.

Alex come si svolge una tua giornata tipo?

“Mi alzo molto presto, la sveglia è alle 5.30 perché devo andare ad allenarmi. Vado in palestra per la preparazione atletica e alle 8.30 al massimo 8.45 al lavoro. Resto lì fino alle sette di sera. Faccio questa vita tutti i giorni, anche nel periodo di gare. In quel caso lavoro fino al mercoledì sera poi stacco e vado direttamente al CIV”.

Di cosa ti occupi?

“Faccio principalmente un lavoro d’ufficio ma è impegnativo soprattutto a livello organizzativo e mentale, con le varie beghe da risolvere, come in ogni azienda. La nostra ditta ha 60 dipendenti, un fatturato piuttosto importante, e gestire tutto è abbastanza complicato. Però sono molto felice di farlo, mi regala degli stimoli forti. Sono sincero, non mi piacerebbe fare come altri piloti che si alzano alle undici o mezzogiorno, vanno ad allenarsi e fanno solo quello nella vita. A me piace costruire qualcosa d’importante fuori dalle moto, per il mio futuro. Prendo il motociclismo seriamente ma lo vivo come una passione, uno sport, un divertimento, qualcosa che amo e mi da adrenalina”.

Cosa provi quando vai sul podio?

“Quando siamo in pista siamo tutti uguali però dentro di me provo delle soddisfazioni incredibili perché so qual è la mia vita, cosa c’è dietro ai miei risultati, cosa faccio per raggiungere i traguardi sportivi. Quando mi lascio alle spalle i piloti che lo fanno di professione per me è qualcosa di speciale”.

Hai mai pensato di prenderti un anno sabbatico dal lavoro per provare a fare solo il pilota?

“No, non mi interessa, mi piace lavorare! Mi sto creando un futuro solido, cosa che difficilmente riuscirei a fare nelle moto dove a 35 anni si è già vecchi”.

Quali sono i tuoi obbiettivi sportivi per il 2023?

“Mi sto preparando molto bene sia a livello fisico che mentale, faccio tutto come un professionista. Quest’anno farò meno gare che che in passato. Niente trofei e Coppa Italia ma solo il CIV e la 24 Ore di Le Mans del Mondiale Endurance con Aprilia cercando di portarla in alto. Vorrei fare uno step a livello di prestazioni: essere sempre competitivo tanto in prova che in gara. In passato avevo un rendimento un po’ altalenante mentre ora vorrei cercare di stare sempre tra i primi cinque del CIV Superbike e salire il più possibile sul podio”.

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