19 Settembre 2022

Brad Binder, lo scatto micidiale risolleva KTM “Tanto di cappello”

La KTM è in crisi, per fortuna c'è Brad Binder: la superpartenza lo lancia ad un soffio dal podio. "Ho finito le gomme prima degli altri"

brad binder aragon, motogp

Aleix Espargaro è tornato sul podio nel GP ad Aragon, ma se l’è dovuto sudare contro Brad Binder. L’attenzione del dopo gara è stata puntata in particolare sul doppio botto iniziale e sul successo Ducati, ma dietro di loro vale la pena evidenziare il gran lavoro del pilota sudafricano. Con una RC16 in difficoltà quest’anno, ma soprattutto con una caviglia dolorante in seguito ad un incidente nelle prove libere, il #33 ha realizzato una super gara. Per lungo tempo ha accarezzato il ritorno sul podio per la prima volta dal Qatar, prima di subire l’attacco dell’alfiere Aprilia, ma al box viene accolto tra gli applausi. Binder è ormai il solido perno di KTM, l’unico confermato in ottica 2023 ed il punto da cui partire, alla ricerca della risalita.

VIDEO Brad Binder scatenato, che partenza ad Aragon

“Tanto di cappello”

Decimo in griglia, il 27enne di Potchefstroom si è subito lanciato, portandosi a ridosso dei primissimi della corsa. “Di preciso non so come ho fatto!” ha detto Binder in seguito. Per lui un’ottima mossa, visto che così ha evitato il doppio incidente da paura avvenuto poco dopo… All’ex iridato Moto3 arrivano in primis i complimenti di Aleix Espargaro, che non ha davvero avuto vita facile per il terzo gradino del podio. Brad Binder, dopo tanti giri da primo “anti-Ducati”, ci ha provato con tutte le sue forze, per poi vedersi strappare il piazzamento a due tornate dalla fine. “Tanto di cappello” ha però sottolineato il #41 di Aprilia a gara conclusa, rendendo il giusto merito all’avversario. “Ho sempre detto che è uno dei migliori in MotoGP. Ma aveva distrutto le gomme più di me, per quello sono riuscito a superarlo. Brad però sta facendo davvero un grande lavoro con una moto non competitiva.” Come detto, KTM Factory lo riaccoglie tra gli applausi dopo la gara da protagonista appena conclusa.

VIDEO Brad Binder, accoglienza da eroe al ritorno al box

Brad Binder guida la risalita KTM

Non nasconde però un po’ di amaro in bocca. “È stato un po’ deludente non essere sul podio” ha ammesso il #33, pur preferendo vedere il bicchiere mezzo pieno. In particolare considerando le non perfette condizioni fisiche dopo il botto nelle FP3. “Mi sono svegliato e riuscivo a malapena a camminare” ha ammesso. “Dopo il warm up però le cose sono migliorate ed in gara la caviglia non mi ha dato troppo fastidio.” Ha tenuto poi saldamente il terzo posto dietro alla coppia Bastianini-Bagnaia, ma non era l’unico a volerlo. “Ho dato il massimo, gli rispondevo ogni volta che [Espargaro] mi attaccava” ha spiegato, con un piccolo mea culpa. “Forse ho giocato le mie carte troppo presto… Avevo provato a tenere il passo dei primi, ma credo di aver consumato le gomme prima degli altri e negli ultimi tre giri ho fatto fatica.” Ma come detto, sono segnali molto incoraggianti: “Siamo tornati nelle prime posizioni, era passato tanto tempo!” KTM conta totalmente su di lui affinché questo diventi una costante.

Foto: KTM Images/Polarity Photo

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