19 Settembre 2022

Gabriele Giannini ascesa continua Sbanca il Mugello poi corre dall’amico ferito

Gabriele Giannini cresce: ha conquistato il suo primo successo consolidando leadership poi è andato in ospedale a trovare Emanuele Pusceddu

Gabriele Giannini, Mugello

Talento, cuore e razionalità. Gabriele Giannini ha tutto per diventare un campione. Gli manca il budget ma questa è una storia ormai nota. Il diciannovenne di Anzio, al Mugello ha conquistato la sua prima vittoria in carriera nel National Trophy Classe 1000. Il rookie romano ha consolidato così la sua leadership in campionato. Dopo la gara Gabriele Giannini è andato all’Ospedale Carreggi per sincerarsi delle condizioni di Emanuele Pusceddu, infortunato nella gara della Supersport 600.

“Il week-end non era iniziato bene – racconta Gabriele Giannini – non avevo mai girato con il 1000 sul bagnato. Sono rimasto tranquillo perché sapevo che molto probabilmente il secondo turno di qualifica e la gara si sarebbero corsi sull’asciutto. Mugello poi mi piace: qui in primavera avevo conquistato un secondo posto con una mano infortunata e sapevo di poter far bene. In Q2 ho avuto qualche problemino ed ho stabilito il quinto tempo. Ho sempre mantenuto la calma grazie anche al mio team ed in particolare al capo tecnico Rossano Innocenti: ha una grande esperienza e mi insegna tanto. Poi la gara è stata abbastanza combattuta”.

Cosa è successo?

“Prima è stata interrotta per un incidente, per fortuna senza conseguenze, poi non sono riuscito a ripartire bene e alla fine del primo giro ero attorno alla sesta-settima posizione. Volevo risalire ma la mia priorità era stare davanti a Simone Saltarelli, mio rivale diretto per la vittoria del campionato. Intanto, davanti,  Luca Salvadori e Eddi La Marra, si sono toccati e sono finiti fuori. Ce la siamo quindi giocata io, Russo e Saltarelli. Dovevo restare lucido, gestire le gomme e non commettere errori. Ci sono riuscito ed ho vinto!”

Cosa hai provato?

“Per certi aspetti era stato quasi più emozionante a Misano perché c’era stata la sfida con Delbianco in ogni caso transitare per primo sotto bandiera a scacchi è qualcosa di unico. Ci ho messo un po’ a realizzare la cosa, ho provato quasi un senso di incredulità ma anche di sollievo”.

Perché?

“Ero in testa al campionato ma non avevo mai vinto neppure una gara e questa cosa un po’ mi pesava, c’è chi me la faceva notare e la cosa non era bella. Ora ho risposto con i fatti a chi faceva certe osservazioni ed ho in qualche modo legittimato ancora di più il mio primo posto in classifica”.

Qualche ora dopo c’è stato incidente di Emanuele Pusceddu

“Sì perché siamo più o meno della stessa zona, ci conosciamo, spesso chiacchieriamo, tifiamo perfino per stessa squadra: la Roma. Prima di andare a casa mi sono fermato all’Ospedale per informarmi sulle sue condizioni, mi è sembrato il minimo. Ho parlato con la sua fidanzata e mi sono tranquillizzato. Non bisogna mai guardare solo al proprio orticello. Sono certo che lui avrebbe fatto la stessa cosa per me”.

Ed ora Imola. Sarà una battaglia?

“Il campionato si deciderà lì, una pista che io conosco pochissimo, ci ho solo fatto un test. Credo che su quel circuito i favoriti siano Salvadori e Russo, due piloti che però non mi fanno paura per la lotta al titolo: ce lo giochiamo io e Saltarelli. Ora non abbasso la guardia, resto concentrato e mi alleno tutti i giorni per cercare di vincere il campionato con la BMW di Pistard. Tra me e Simone Saltarelli c’è un bellissimo rapporto, basato sulla correttezza e la stima”.

Novità per il 2023?

“Al momento nulla, in ogni caso se ne occupa il mio attuale team manager Gianluca Galesi. Il mio sogno ovviamente è approdare al Mondiale Superbike ma credo sia difficilissimo. Riguardo al CIV se ne potrà parlare. Se devo essere sincero, però, in questo momento non mi sento in grado di battere Michele Pirro che è fortissimo ed ha tutto al top quindi non saprei. In ogni caso valuteremo ogni cosa ci verrà proposta. Spero che da ottobre in poi si possa muovere qualcosa. Ora, per altre tre settimane, resto concentrato sul National, poi si vedrà”.

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